Accessibilità degli approdi, i velisti di Tornavento a Livorno
La barca a vela attrezzata per persone con disabilità con a bordo Marco Rossato e Igor Macera ospite al pontile in concessione all'associazione Sport Insieme Livorno per la prima tappa del Giro dei Porti e delle Marine della Toscana. Rigolo: "Il mare è un patrimonio di tutti ma può rappresentare anche una enorme barriera"
di Giulia Bellaveglia
Tornavento, barca a vela attrezzata per persone con disabilità, il 5 aprile è arrivata a Livorno. Si tratta della prima tappa del Giro dei Porti e delle Marine della Toscana che vede Marco Rossato, primo velista paraplegico riuscito nell’impresa di circumnavigare l’Italia in solitaria, e Igor Macera impegnati in uno scopo ben preciso. “Stiamo facendo un giro dei porti italiani – spiega Rossato – per monitorare il livello dell’accessibilità degli approdi e trasmettere un concetto a me carissimo, il comfort per tutti. Troppo spesso infatti il tema del comfort è legato alla disabilità, quando in realtà, non ci rendiamo conto che riguarda tutti. Si pensi ad un genitore che deve spingere una carrozzina o un passeggino su un pontile ripido, oppure ad una persona anziana che ha difficoltà nel movimento. Tutte situazioni facilmente gestibili con investimenti minimi, che contribuiscono anche ad incrementare l’immagine di un porto confortevole”. Ad accoglierli, al pontile in concessione all’associazione Sport Insieme Livorno (largo Tito Neri, davanti al Palazzo dei Portuali), il presidente dell’associazione Claudio Rigolo. “Il mare – dice – è un patrimonio di tutti, ma può anche rappresentare una barriera architettonica enorme. Una barriera che come associazione cerchiamo di abbattere ogni giorno, anche grazie alla mia enorme passione per il mare”. A fare da cornice all’iniziativa, la promozione di alcune buone maniere durante la navigazione. “Attraverso il progetto Mare Vivo – prosegue Rossato – stiamo portando in giro 10 regole, e ogni volta che attracchiamo ne approfondiamo una. Per farlo, abbiamo dei depliant stampati su pietrisco e colorati appositamente in modo che siano completamente biodegradabili qualora dovessero cadere in acqua. Quella che combattiamo con più difficoltà è sicuramente quella legata ai mozziconi di sigaretta. In barca si può fumare, basta organizzarsi e buttare i rifiuti negli appositi contenitori e non in acqua”. Presenti all’iniziativa anche l’assessora al porto Barbara Bonciani e una rappresentanza della Port Authority.
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