Aamps. Termovalorizzatore, via allo spegnimento controllato
La decisione è stata assunta da Aamps in via cautelativa a seguito di una comunicazione di Arpat sulla produzione delle scorie
Aamps/RetiAmbiente comunica di avere avviato in via transitoria mercoledì 23 giugno 2023 lo spegnimento controllato del termovalorizzatore del “Picchianti” a Livorno a seguito di una comunicazione inoltrata lo stesso giorno da Arpat inerente il campionamento delle scorie derivanti da combustione dell’impianto. La decisione è stata opportunamente inoltrata all’Amministrazione Comunale di Livorno, alla Regione Toscana e ad Ato Toscana Costa (nonché ai vari fornitori legati all’ordinario avvio a recupero delle scorie).
Più nello specifico l’esito di questo campionamento, effettuato in data 6-7/02/2023, ha portato Arpat ad una classificazione di possibile pericolosità del rifiuto, anziché di non pericolosità, nonostante le analisi con esito contrario effettuate in continuità per conto Aamps dal laboratorio Agrolab (accreditato Accredia).
L’Azienda informa di avere chiesto e ottenuto da Arpat un incontro urgente di natura tecnica al fine di entrare nel merito di quanto rappresentato e prendere eventuali ulteriori decisioni con l’obiettivo primario di ripristinare quanto prima le condizioni di funzionamento dell’impianto. A seguito di tale incontro, tenuto quest’oggi giovedì 22 giugno 2023 presso gli uffici di Arpat di Livorno, i tecnici di Aamps hanno convenuto sulla necessità di provvedere a realizzare nei tempi più celeri possibili ulteriori e nuove analisi sulle scorie e che la stessa Arpat verrà invitata a verificare ogni passaggio di tutte le procedure che verranno attuate.
Presumendo che gli esiti dei nuovi accertamenti richiederanno alcune settimane, Aamps si è prontamente adoperata coinvolgendo Ato Toscana Costa per l’individuazione di altri siti in cui traferire temporaneamente i rifiuti solidi urbani prima destinati e trattati all’impianto di incenerimento di Livorno. A partire da sabato prossimo verranno trasportati presso gli impianti dell’azienda versiliese Ersu (nel frattempo risultano stoccati in sicurezza nella fossa dell’impianto di Via dell’Artigianato).
L’auspicio è di ottenere i nuovi risultati delle analisi sulle scorie in tempi rapidi e poter riavviare l’impianto di incenerimento.
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