Un livornese tra i feriti gravi nell’esplosione a Calenzano
Foto tratta dal profilo Facebook di Eugenio Giani
Il ferito è un autotrasportatore di Livorno, autista volontario della Svs. "Siamo in apprensione per lui" ha commentato il direttore della Svs Francesco Cantini. Per l'uomo, trasportato da Pegaso a Cisanello, si parla di ustioni di secondo e terzo grado estese su tutto il corpo
C’è anche un livornese di 51 anni tra i feriti gravi nell’esplosione di Calenzano avvenuta la mattina di lunedì 9 dicembre all’interno del deposito Eni. Per lui, autotrasportatore di professione e autista volontario della Svs di Livorno, si parla di ustioni di secondo e terzo grado diffuse su tutto il corpo. Il ferito è stato trasportato dall’elisoccorso Pegaso all’ospedale di Cisanello al Centro Grandi Ustionati. “Siamo in apprensione per il nostro volontario” ha commentato il direttore della Svs, Francesco Cantini contattato da QuiLivorno.it.
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella, come riporta Toscana Notizie, l’agenzia di informazione della Giunta Regionale, ha sentito telefonicamente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non appena appresa la notizia. “Il presidente della Repubblica mi ha tempestivamente chiamato per informarsi su quanto accaduto e per esprimere con parole molto umane solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dal gravissimo evento e ai familiari delle vittime”, spiega il presidente che si è recato sul luogo dell’incidente.
Sin dai minuti immediatamente successivi all’esplosione, Giani, si legge su Toscana Notizie, ha seguito l’evolversi della situazione. L’intero sistema regionale, nell’ambito delle sue competenze e attribuzioni, ha contribuito alla macchina dei soccorsi e al monitoraggio degli sviluppi dell’emergenza.
In prima fila, il servizio sanitario regionale che ha prontamente accolto i feriti. Mentre la sala operativa della protezione civile regionale ha partecipato al CCS, il Centro di coordinamento dei soccorsi, attivato e coordinato dalla Prefettura di Firenze come previsto nei casi di “incidente rilevante”. La protezione civile della Toscana ha anche messo a disposizione tre operatori, uno dei quali si è recato sul luogo dell’esplosione e gli altri due hanno raggiunto la sede della prefettura di Firenze.
Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha svolto, con esito negativo, le indagini necessarie per verificare la presenza eccessiva di sostanze inquinanti nell’aria e nelle acque del reticolo idraulico limitrofo all’area interessata dallo scoppio.
Il presidente Giani si è anche complimentato con le strutture del Sistema sanitario regionale per la mobilitazione a seguito dell’esplosione avvenuta stamattina. “Sono orgoglioso di tutti le operatrici e gli operatori che, a tutti i livelli, oggi hanno dato una risposta immediata all’emergenza. Li ringrazio uno ad uno e ne sottolineo la professionalità e la prontezza nell’intervenire. È l’ennesima prova di un sistema che funziona e che ci rende fieri del nostro lavoro”.
Mercoledì prossimo 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell’esplosione. “Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”, ha spiegato il governatore che invita gli enti locali e gli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio.
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