Svaligiata l’auto di un giornalista TV: “Dentro tutto il mio lavoro, aiutatemi”

La sua auto è un po’ la sua casa mobile. Dentro la sua  macchina Luca Lunedì, giornalista televisivo e corrispondente da Livorno per Rtv38 ci lavora praticamente h24. Tra un servizio e l’altro usa il suo bagagliaio come studio di registrazione, con il suo pc sopra le gambe e le sue telecamere pronte a riversare sul computer le immagini e le dichiarazioni appena prese. Ed è proprio tra un servizio e l’altro che Lunedì, 38 anni a ottobre prossimo, aveva chiuso tutta la sua attrezzatura all’interno della sua auto in attesa di Luca Salvetti, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, per un’intervista a pochi giorni dal voto.
“Oggi sono dalla parte sbagliata della notizia: mi hanno rubato tutta l’attrezzatura video – scrive il videoreporter sulla sua pagina Facebook – E’ successo giovedì pomeriggio, 6 giugno, intorno alle 15 circa, alla stazione di Livorno. Ho lasciato per meno di quindici minuti lo zaino in macchina con dentro tutto ciò che uso per lavorare, mi sono allontanato di pochi metri fino all’entrata principale della stazione per aspettare alcuni colleghi, dovevamo intervistare insieme un candidato sindaco, io sapevo dove andare e loro no. Al mio ritorno trovo l’auto aperta, pochissimi segni di effrazione e zaino sparito Poco più in là – continua il giornalista – dietro il cavalcavia che va verso la Fi-Pi-Li ho ritrovato i taccuini che erano dentro lo zaino, il sentierino sfocia alla rotonda di viale Carducci, da là in poi nessuna traccia. Telecamere in zona non ce ne sono e quelle che ci sono non sono attive, quelle private non inquadrano la strada. Questi i fatti, ora la richiesta di aiuto: chiunque veda in zona uno zaino nero Amazon, quelli professionali per il trasporto di attrezzatura fotografica/video, mi contatti. Ai colleghi e a chiunque legga, una prece: se qualcuno cerca di piazzare l’attrezzatura che vedete in foto, contattatemi. Nello specifico, lo zaino conteneva: telecamera JVC modello GY-HM600E; radio microfono SENNHEISER; Pc portatile ACER, Hard Disk esterno TOSHIBA; Faretto led”.

Luca Lunedì continua amareggiato: “Chiunque faccia questo lavoro può immaginare quanto sia doloroso perdere tutto, perdere in pochi minuti il tuo unico mezzo di sostentamento e un repertorio di immagini faticosamente costruito in oltre due anni di lavoro quotidiano, immagini di eventi in alcuni casi irripetibili. Non solo: le due schedine di memoria contenevano anche immagini sensibili come immagini di minori, ministri della Repubblica, etc.”.
“Non ho remore nemmeno nel chiedere una mano a chi ha attrezzature d’avanzo di cui può fare a meno. Infine due ringraziamenti: agli agenti della polizia ferroviaria che immediatamente hanno fatto partire le ricerche e che si sono prodigati per quanto possibile e a tutti i colleghi, amici soprattutto, che mi hanno offerto una parola di conforto: grazie, davvero”.