Sorpresi in casa con 250.000 €, anabolizzanti e due pistole: arrestati
I soldi erano nascosti nella soffitta. Un 47enne e un 20enne arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze anabolizzanti e detenzione illegale di armi e munizioni. Il Giudice ha confermato per i due la detenzione cautelare in carcere, decretando che l’ingente somma di denaro nella disponibilità degli arrestati, ritenuta connessa al commercio delle sostanze, sia sottoposta a sequestro preventivo ai fini della confisca. Tutto è partito da alcune perquisizioni svolte di iniziativa dai carabinieri per la ricerca di armi in seguito ad alcuni sospetti maturati nel corso dei capillari servizi di controllo del territorio
I carabinieri della Compagnia di Cecina, in collaborazione con quelli della Compagnia di Livorno, hanno arrestato un 47enne italiano e un 20enne di origini tunisine, entrambi con precedenti, gravemente indiziati in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze anabolizzanti e di detenzione abusiva di armi.
Qualche giorno fa, si legge in un comunicato stampa del 18 giugno, i carabinieri hanno dato corso ad alcune perquisizioni svolte di iniziativa per la ricerca di armi in seguito ad alcuni sospetti maturati nel corso dei capillari servizi di controllo del territorio.
I due soggetti, dall’osservazione dei loro movimenti nell’arco delle ventiquattro ore, avevano destato dubbi anche e soprattutto sul tipo di attività che potessero svolgere per sostentarsi e sulle frequentazioni particolari con cui erano stati visti dai carabinieri. Per fugare tutti i sospetti i militari hanno approfondito di iniziativa, con una attività prevista per questo genere di dinamiche proprio dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, e a seguito di una perquisizione svolta nell’appartamento sono stati sorpresi con una pistola a salve tipo quelle utilizzate dalle forze di polizia – verosimilmente modificata e privata del tappo rosso, con all’interno un bossolo incastrato nell’otturatore in apertura e caricatore inserito – riposta sopra un armadio di una camera da letto; all’interno di un cassetto della scrivania in soggiorno è stata rinvenuta un’altra pistola a tamburo calibro 22 marca Volcanic priva di matricola.
Inoltre, è stato trovato un grande quantitativo di medicinali anabolizzanti classificati come sostanze stupefacenti, quindi vietati. La conferma che si trattasse di soggetti dediti a traffici illeciti è stata poi fornita dal rinvenimento di una ingente somma di denaro contante: oltre 250.000 € suddivisi in banconote di vario taglio all’interno di un borsone e due valigie custodite, nel verosimile intento di occultamento, nella soffitta dell’abitazione accessibile da una scala estensibile che si chiude senza poter notare la sua esistenza.
Le armi, tutto il materiale medico e l’ingente somma di denaro sono stati sottoposti a sequestro e i due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze anabolizzanti nonché detenzione illegale di armi e munizioni.
All’esito dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Livorno ha confermato per i due la detenzione cautelare in carcere, decretando inoltre che l’ingente somma di denaro nella disponibilità degli arrestati, ritenuta connessa al commercio delle sostanze, sia sottoposta a sequestro preventivo ai fini della confisca.
Le attività di iniziativa condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale su tutto il territorio della provincia proseguiranno a tutela della legalità e sicurezza di tutti i cittadini. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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