Sequestrate 3 tonnellate di cocaina in porto
La droga immessa sul mercato avrebbe avuto un valore pari a 400 milioni di euro
Maxi sequestro di droga avvenuto in porto a Livorno, il secondo sequestro più ingente di sempre per quantitativo in Italia. Ben oltre 3 tonnellate di cocaina sono finite infatti nelle mani dei carabinieri sulle banchine di Livorno che hanno intercettato così una nave battente bandiera delle isole Marshall proveniente dalla Colombia. Una mega operazione conclusa con l’arresto di tre persone finite in manette in Francia con l’accusa di essere le destinatarie dell’ingente carico. E’ questo il bel bilancio di un’operazione investigativa frutto di un’inchiesta partita dalla magistratura di Marsiglia che ha coinvolto la Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Il sequestro di droga, come ha spiegato il procuratore della Dda fiorentina Giuseppe Creazzo, è per quantità il secondo più grande in Italia e il valore della droga è di circa 400 milioni di euro.
Sono stati gli investigatori francesi a segnalare ai magistrati fiorentini e ai colleghi toscani l’arrivo della nave nel porto labronico carica di cocaina il giorno 24 febbraio. E così è stato. Lunedì scorso è scattata la perquisizione da parte dei carabinieri che ha portato al sequestro della droga, nascosta in diversi zainetti. Ognuno di questi conteneva circa 37 chili di cocaina. Gli zaini svuotati dai militari sono stati riempiti, tranne uno, di altro materiale. Quindi hanno fatto ripartire la nave. Nella giornata di mercoledì 26 febbraio l’imbarcazione ha fatto scalo al porto di Genova, dove è stata imbottita di microspie dai militari livornesi del nucleo investigativo del maggiore Michele Morelli e da quelli del reparto operativo guidati dal tenente colonnello Armando Ago. Quindi è ripartita alla volta di Marsiglia, dove è arrivata giovedì 27 febbraio.
All’arrivo della nave nel porto francese, si sono presentate tre persone con un camion che hanno prelevato gli zaini (con la cocaina lasciata a mo’ di esca dai militari) e li hanno portati in una villa. Qui, i tre sono stati arrestati dalle forze dell’ordine.
Il maxi quantitativo di stupefacente sequestrato è stato messo in un caveau del porto a Livorno dagli investigatori del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno comandati dal colonnello Massimiliano Sole, guidati dal procuratore capo di Firenze e dai sostituti procuratori Luca Tescaroli, Eligio Paolini e Beatrice Giunti.
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