Semina il panico in Corea e picchia una ragazza in fila per il tampone: arrestato 24enne
Nella mattinata di sabato 8 maggio, in seguito della convalida dell’arresto, il giovane nordafricano è stato condotto in carcere alle Sughere
Ad allarmare ulteriormente i cittadini è stata la fuga del 24enne verso piazza Saragat dove, inspiegabilmente, si è scagliato contro una ragazza in attesa di tampone colpendola al volto con un pugno. Fortunatamente non era più in possesso dei frammenti di vetro
Nel pomeriggio di venerdì 7 maggio, i carabinieri della Sezione Radiomobile del NOR e della Stazione Carabinieri Livorno Porto hanno arrestato, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, un 24enne algerino.
L’intervento, che ha coinvolto i carabinieri, nasce dal panico generato dal giovane nordafricano intorno alle 17,30 circa nel quartiere Corea.
Il giovane, in preda ad uno stato di agitazione, si è scagliato prima contro due giovani, uno dei quali lo ospitava nella sua abitazione, poi contro alcuni condomini del palazzo incontrati nelle scale e sulle porte delle abitazioni.
Nella concitazione del momento ha infranto anche un vetro utilizzandone i frammenti per minacciare e tentare di aggredire altre persone.
Fortunatamente nessuno dei soggetti aggrediti ha riportato lesioni rilevanti.
Ad allarmare ulteriormente i cittadini è stata la fuga del 24enne verso piazza Saragat dove, inspiegabilmente, si è scagliato contro una ragazza in attesa di tampone colpendola al volto con un pugno. Fortunatamente non era più in possesso dei frammenti di vetro. Il tempestivo intervento delle pattuglie dei carabinieri ha consentito di immobilizzare l’algerino che, viste le condizioni, anche al fine d’interrompere gli atteggiamenti violenti che stava avendo, è stato condotto negli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile.
L’interruzione dell’azione dell’uomo ha scongiurato ulteriori pericoli e conseguenze che avrebbero potuto rivelarsi anche peggiori.
Proprio in caserma, durante le formalità di rito, ha tentato di darsi alla fuga, opponendo resistenza ai militari, i quali sono stati costretti a procedere all’arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Nella mattinata di sabato 8 maggio, in seguito della convalida dell’arresto, il giovane nordafricano è stato condotto in carcere alle Sughere.
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