Selfie in scooter a zig zag, poi l’aggressione
Un gruppo di ragazze aggredisce una 53enne. Il motivo? Le avrebbe redarguite perché si facevano selfie in motorino zigzagando in mezzo alla strada
Un episodio che ha dell’incredibile e che fa da termometro alla situazione di degrado cittadino. Un gruppo di ragazze è il protagonista. Una donna di 53 anni, commerciante livornese, insieme al marito, è la vittima. Selfie in scooter, botte, aggressione in piena regola, naso rotto e indagini dei carabinieri. Il tutto è accaduto nella notte tra sabato e domenica, come confermano dal comando dei carabinieri di viale Fabbricotti alla redazione di Quilivorno.it. I militari sin dalle prime ore del mattino di domenica 7 agosto infatti indagano su questo caso che, solo in queste ultime, ore è venuto alla luce.
Ma andiamo con ordine. Secondo quanto ricostruito da chi indaga sul caso, un gruppo di ragazze di età comprese tra i 18 e i 25 circa, stando alle descrizioni fornite dai protagonisti della vicenda ai carabinieri, sarebbero state redarguite da una donna al volante di un’auto con a bordo il marito, intorno alle una di notte tra sabato e domenica. Il tutto è iniziato in via Mondolfi all’Ardenza (nella foto) quando le giovani, zigzagando in strada per farsi dei selfie con gli smartphone in motorino, avrebbero messo a repentaglio la sicurezza degli automobilisti che transitavano in zona a quell’ora. Così la 53enne, abbassando il finestrino, le avrebbe detto di fare attenzione sottolineando loro la pericolosità del fatto.
Di tutta risposta una pioggia di insulti. Ma come se non bastasse parte l’inseguimento sulle due ruote terminato al semaforo de “La Rosa” poco dopo, dove una delle quattro avrebbe approfittato del finestrino aperto per sferrare un pugno in pieno volto alla 53enne che le aveva rimproverate.
La donna a quel punto scende dall’auto e via, un altro colpo in pieno viso tanto da farla sanguinare. Il marito prova ad afferrare una di loro ma alla vista della moglie piena di sangue in volto lascia perdere tutto e si preoccupa solo di soccorrerla. Così la rincorsa in ospedale dove, al pronto soccorso, le vengono diagnosticate fratture guaribili in 20 giorni.
Le giovani fuggono a bordo dei motorini, le indagini dei carabinieri potranno far luce sul caso e individuare le responsabili di questa folle aggressione.
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