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Raid in 3 superiori. Un buco nel muro per passare tra le scuole

Venerdì 19 Aprile 2019 — 12:22

I ladri hanno lasciato molte tracce di sangue sul pavimento degli istituti visitati. Sul posto la polizia scientifica per i rilievi

di Giacomo Niccolini

Un buco nel muro che collega l’istituto per geometri Buontalenti e il liceo scientifico Cecioni, e un avvolgibile alzato di una finestra di un’aula al piano terra dell’Itis Galilei che lascia intuire la via di fuga e il probabile ingresso dei malviventi (clicca sul link in fondo all’articolo per consultare la fotogallery).
Macchine del caffè gettate a terra per riuscire a rubare qualche spicciolo, la schiuma degli estintori sparsa sul pavimento, vetri rotti e molto sangue perso dagli autori di questo raid notturno nei tre istituti superiori cittadini sopracitati che sorgono a distanza di pochi metri l’uno dall’altro. Il tutto per rubare in tutto tre pc portatili, una tower di un pc fisso della dirigente dell’Itis, un trapano e un mini-proiettore.

LA POLIZIA SCIENTIFICA IN AZIONE ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE GALILEI

Sul posto, la mattina di buon’ora di venerdì 19 aprile, la polizia scientifica (come si può vedere anche dalle foto all’interno della gallery) i cui agenti hanno eseguito i rilievi di riti per le impronte lasciate e per le tracce ematiche ritrovate. I malviventi hanno agito nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 aprile approfittando forse del fatto che la mattina di venerdì fosse il primo giorno libero delle ferie pasquali per gli alunni delle superiori cittadine i quali riprenderanno le lezioni frontali con i loro insegnanti il 26 aprile dopo il “ponte” per la festa della Liberazione.
Il primo allarme è scattato alle 23,32 all’Itis Galileo Galilei. A raccontarlo a Quilivorno.it è proprio il responsabile dell’ufficio tecnico dell’istituto tecnico industriale, Claudio Florio. “La prima sirena è scattata circa una mezz’ora prima della mezzanotte. Il corridoio del piano terra in cui hanno fatto irruzione i ladri è praticamente tutto allarmato. L’allarme (non ancora collegato con le forze dell’ordine, ndr) suona per circa due minuti, poi si ferma per poi ripetersi per altrettanto tempo. Ma i ladri hanno agito serenamente girovagando per tutto l’istituto senza farsi particolari problemi. Hanno spaccato vetri e rovesciato le macchine da caffè in cerca di spiccioli – spiega Florio – Hanno rovistato ovunque. Hanno pensato anche di portar via dei modellini di alcune macchine d’epoca esposte qui al primo piano ma poi abbiamo trovato la busta della refurtiva abbandonata in un corridoio. Dall’ufficio della dirigente hanno portato via la tower del pc fisso e anche dei blocchetti per appunti. Hanno arraffato quello che hanno trovato sulla scrivania. Avevano provato anche a rubare il monitor che però poi abbiamo trovato sotto la finestra dalla quale sono usciti e da cui, molto probabilmente, si sono anche introdotti”.

ITIS GALILEO GALILEI. UNA MACCHINA DEL CAFFE’ GETTATA SUL PAVIMENTO NEL TENTATIVO DI SCASSINARLA

Circa a cinquanta metri di distanza stesso copione per l’istituto Buontalenti. E’ qui che i delinquenti hanno effettuato un buco nel muro di cartongesso per introdursi da questo istituto all’interno del liceo Cecioni. “Dobbiamo ancora capire di preciso quando e da dove si sono introdotti i ladri – spiega a Quilivorno.it la dirigente scolastica degli istituti Buontalenti, Orlando e Cappellini, Nedi Orlandini – Al momento (l’intervista è stata effettuata intorno alle 10,30 di venerdì 19 aprile, ndr) mancano all’appello tre pc portatili. Come spesso accade in questi casi è più il danno che il quantitativo asportato. Ci hanno detto di non entrare in attesa della scientifica. Qui al piano terra hanno sparato la schiuma degli estintori e al primo piano invece ci sono molte tracce ematiche. I ladri si sono tagliati evidentemente nel tentativo di rompere qualche vetrata per entrare nelle aule”.
“Noi siamo quelli che da un punto di vista di furto siamo stati i meno colpiti – spiega il dirigente scolastico del liceo Cecioni Giuseppe De Puri – abbiamo riportato un danneggiamento al muro del piano terra che ci divide con l’istituto qui attiguo. Ma come ho detto, per fortuna, non risultano oggetti mancanti dalla nostra scuola”.

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