Lite durante la movida con lancio di sassi, denunciati tre giovani per lesioni e minacce a due coetanei
Tutto è iniziato quando uno dei ragazzi vittima dell’aggressione avrebbe ricevuto la telefonata di un amico che, in tono concitato, gli ha chiesto di raggiungerlo al “ponte” dove due ragazzi lo stavano aggredendo anche con il lancio di sassi. I carabinieri sono risaliti ai tre giovani, tra i 18 e i 21 anni, anche attraverso i profili social e grazie al Sistema Automatico Riconoscimento Immagini (SARI)
I carabinieri della Stazione di Livorno Centro, dopo una rapida e proficua indagine, hanno denunciato in stato di libertà tre giovani livornesi ritenuti responsabili, a vario titolo, di lesioni e minacce aggravate ai danni di due coetanei. Come si legge nel comunicato inviato dall’Arma il 29 giugno, secondo la ricostruzione degli investigatori – non facile nei casi di litigi nati per futili motivi nel caos dei locali della movida – uno dei due ragazzi vittima dell’aggressione durante una serata in discoteca avrebbe ricevuto la telefonata di un amico coetaneo che, in tono concitato, gli avrebbe chiesto di raggiungerlo al “ponte” (sottintendendo quello che dalla Fortezza Vecchia conduce a via della Cinta Esterna). Il ragazzo, intuendo che l’amico si trovasse in pericolo, lo ha raggiunto: in effetti due ragazzi lo stavano aggredendo anche con il lancio di sassi. Sarebbero spuntati perfino due coltelli, prosegue la nota stampa, utilizzati, sembrerebbe, solo per minacciarlo. Il 20enne ha cercato di difendere l’amico ma è stato a sua volta accerchiato e aggredito con calci e pugni da altri due giovani, nonché minacciato verbalmente di morte, mentre il primo che aveva chiesto il suo aiuto è riuscito a scappare. Le ecchimosi riportate al volto sono state giudicate guaribili in 10 giorni. I carabinieri, prontamente intervenuti, hanno avviato le indagini anche attraverso l’analisi dei profili social degli aggressori, che erano conosciuti solo di vista dalla vittima, estrapolando le foto di interesse. Per completare l’opera i militari si sono poi avvalsi del S.A.R.I. (Sistema Automatico Riconoscimento Immagini) in dotazione che, insieme all’approfondita conoscenza del territorio, ha consentito ai militari di identificare tutti gli autori della condotta violenta. I tre giovani, di età compresa tra 18 e 21 anni, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per lesioni aggravate e per minaccia grave.
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