Ladri inseguiti sopra ai tetti: uno scappa, l’altro finisce in manette

Intorno alle 2 nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 giugno le volanti sono state inviate dalla sala operativa della questura, con urgenza, in via delle Sorgenti. Al 113 infatti una donna ha chiesto l’intervento della polizia in quanto aveva il forte sospetto che vi fossero dei ladri in azione nel suo giardino o nelle immediate vicinanze.
Arrivati sul posto, gli agenti delle volanti, hanno subito trovato in strada la signora che aveva contattato il centralino della questura e che ha confermato il forte sospetto che aveva avuto al momento della telefonata proprio perché anche il suo cane si era messo ad abbaiare in maniera anomala dalla terrazza retrostante. Nel contempo, il marito svegliandosi, aveva sentito chiaramente dei rumori metallici provenire dal tetto di una macelleria adiacente alla loro abitazione.
I poliziotti hanno quindi deciso le modalità di intervento circondando lo stabile e cercando di impedire le due vie di fuga sia dal lato di via delle Sorgenti sia da via Donnini.
Altri due poliziotti invece si sono sono arrampicati su di una ringhiera e dopo aver camminato su un tetto in lamiera di una baracca sottostante hanno raggiunto il tetto della macelleria.
L’azione si è fatta concitata improvvisamente quando i due malviventi si sono visti scoperti ed è stato intimato  loro di arrendersi. I due ladri hanno invece provato a fuggire producendo un notevole frastuono prodotto dal calpestio di tegole, alcune delle quali venivano frantumate nel cercare di gettarsi giù in strada dal lato di via Donnini attraverso tre motori esterni dei condizionatori. Azione interrotta però dalla presenza di un poliziotto. I due a questo punto, vedendosi braccati, sono subito risaliti e correndo per la lunghezza dell’intero tetto si sono buttati letteralmente in strada: questa volta in via delle Sorgenti.
Qui però si sono imbattuti in altri due poliziotti che sono riusciti a fermare definitivamente la loro fuga. Uno di loro però è riuscito a far perdere le sue tracce con il favore dell’oscurità scappando  attraverso i giardini delle abitazioni di via delle Sorgenti. L’altro, cadendo rovinosamente al suolo, non è riuscito invece a continuare a correre finendo così nelle mani dei tutori dell’ordine.
Il successivo sopralluogo effettuato sul solaio del negozio ha permesso di trovare un utensile in metallo nero: nello specifico un tubo piega ferri da carpenteria della lunghezza complessiva di circa 68 centimetri (nella foto in pagina).
Anche questo utensile, come i guanti utilizzati dal malvivente fermato dagli agenti, è stato sequestrato. Sul posto è arrivato anche il proprietario della macelleria che ha riconosciuto l’attrezzo in ferro come proprio oltre a constatare il danneggiamento di due lucernari del negozio e alla piegatura parziale di due tondini facenti parte delle grate metalliche messe a protezione dell’attività commerciale, proprio evitare furti.
Il malvivente, accompagnato in questura, è stato identificato per I.G., nato nel 1983 nato a Erice. Il 35enne durante la permanenza negli uffici della polizia ha accusato sempre di più un dolore lancinante alla caviglia destra dovuto, come da lui confessato, al salto effettuato dal tetto del palazzo per darsi alla fuga. Pertanto sul posto è intervenuto anche il personale sanitario del 118 per il trasporto al pronto soccorso. Al termine degli atti l’uomo è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato in concorso con persona al momento rimasta ignota.