La moglie dell’automobilista sventa la truffa dello specchietto
Simulano un incidente con un automobilista e lo seguono. L'automobilista sale in casa per risarcirli con 50€ e la moglie, saputo della vicenda, mette in guardia il marito. I due uomini sono stati poi rintracciati dai carabinieri e denunciati
I Carabinieri del Comando Stazione di Ardenza, al termine di una rapida quanto proficua indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno due uomini gravemente indiziati di aver tentato di mettere a segno una truffa dello specchietto. I due, entrambi del sud Italia, avrebbero simulato un sinistro stradale urtando l’auto di un 72enne livornese che stava transitando alla guida della propria vettura. Lo hanno seguito fin sotto casa e qui gli si sono avvicinati lamentando di essere stati urtati da lui e che la loro auto aveva riportato dei danni. Il pensionato ha dovuto constatare che, in effetti, lo specchietto dell’auto su cui viaggiavano i due uomini era parzialmente divelto, ed in totale buona fede, ha creduto di dover loro risarcire. Sin da subito i due hanno provato a convincerlo a chiudere la questione con uno scambio di denaro, nella fattispecie 200 euro, senza coinvolgere le assicurazioni. Il pensionato, dopo un’iniziale titubanza, ha acconsentito a risarcirli con 50 euro. È quindi salito in casa per prelevare il denaro, ma la moglie, appena saputo della vicenda, ha subodorato il raggiro e ha messo in guardia il marito. Pertanto i due malfattori, vistisi scoperti, si sono allontanati. Il pensionato si è immediatamente rivolto ai Carabinieri della Stazione di Ardenza, che si sono subito attivati e grazie al ricordo parziale della targa dell’auto dei truffatori e a vari controlli incrociati, hanno abilmente identificato i due sospettati che dovranno rispondere di tentata truffa.
La cosiddetta “truffa dello specchietto” è una tecnica comunemente utilizzate dai malintenzionati che fa leva sulla sorpresa e sul senso di colpa della vittima, oltre che sul timore di vedersi aumentare il premio assicurativo. Nel caso in cui si abbiano dubbi sulla pretesa risarcitoria, soprattutto quando riguarda richieste di denaro contante, il consiglio dell’Arma è contattare subito il 112 NUE (Numero Unico delle Emergenze) e richiedere l’intervento di una pattuglia. La prospettiva spaventerà il truffatore che cercherà di evitarlo o si darà alla fuga. In questi casi è importante cercare di memorizzare la targa dell’auto del truffatore o di annotarla quanto prima così da agevolarne l’identificazione.
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