La Finanza soffia 248 candeline. Scoperti 807 lavoratori “in nero” in un anno e mezzo
Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di Finanza di Livorno e provincia ha eseguito 2.664 interventi ispettivi e 300 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell'economia
La Finanza soffia e spegne 248 candeline. Nella giornata di venerdì 24 giugno ricorre il 248esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di Finanza di Livorno e provincia ha eseguito 2.664 interventi ispettivi e 300 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato a intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE –
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica, svolte in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, sono in corso nei confronti di 350 società e persone fisiche di Livorno e provincia che hanno monetizzato – presso un istituto bancario – crediti d’imposta con presunte frodi fiscali per 2,5 milioni di €.
Sono stati individuati 90 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 807 lavoratori in “nero” o irregolari.
Gli interventi nei confronti di società italiane ed estere radicate sul territorio provinciale e operanti nel mercato globale hanno portato alla scoperta di redditi “occultati” per oltre 7 milioni, alla luce di un fenomeno di transfer price illecito rilevato nel comparto industriale.
Sono state eseguite, inoltre, 84 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 100 persone, per aver commesso reati fiscali, di tipo dichiarativo, omissivo e soprattutto fraudolento, cui hanno fatto seguito sequestri di portata milionaria.
Svolti controlli sulla pubblicità dei prezzi nei porti e presso i distributori stradali, alcuni dei quali sanzionati per la scorrettezza commerciale di aver venduto il carburante a un corrispettivo maggiorato rispetto a quello esposto.
Intenso è stato l’impegno a contrasto degli illeciti doganali con 807 interventi finalizzati a ricostruire la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale.
Svolte attività di prevenzione del contrabbando, anche portuale nonché del gioco illegale e irregolare.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA – L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali, ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 104 controlli che hanno portato alla verbalizzazione di 27 persone (di cui 15 denunciati) per l’indebita richiesta o percezione di circa 49 milioni di euro.
Complessivamente, 411 sono stati gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 52 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 7 deleghe svolte con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti della provincia in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 50,3 milioni di euro, mentre quelle relative al settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, si attestano su oltre 740.000 euro, con 97 persone denunciate a fonte di 258 controlli, che hanno difatti consentito di accertare l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti.
Sul versante erariale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per oltre 6 milioni di euro, a carico di 40 responsabili.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con I’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati intercettati 500.000 euro indebitamente percepiti o richiesti e non ancora riscossi nonché 68 persone denunciate all’Autorità giudiziaria per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di Finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti.
23 le persone denunciate, di cui 3 arrestate, per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica amministrazione. ln tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sulla cui delega, nel corso del 2021, i Reparti della provincia hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.
Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari nel settore degli appalti è stato di oltre 19 milioni di euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA –
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali e del riciclaggio di denaro illecitamente accumulato, l’impegno profuso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 maggio 2022 si è concretizzato in indagini a carico di soggetti stranieri che hanno acquisito sulla costa della provincia immobili di alto pregio per un valore di oltre 20 milioni di euro, la cui provenienza è in corso di accertamento.
Scoperti, inoltre, 3 milioni di euro auto-riciclati da parte di 4 soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Livorno.
Sul fronte della prevenzione, i Reparti della provincia hanno proceduto all’analisi di 232 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 83 riconducibili a procedimenti penali esistenti.
Le indagini hanno evidenziato anche casi di responsabilità amministrativa degli enti, derivante da reato, a carico di 25 imprese segnalate all’Autorità giudiziaria, con l’esecuzione di sequestri per oltre 1 milione di euro.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati denunciati 9 soggetti, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 31.000 euro.
Sono state altresì accertate distrazioni di denaro connesse a reati fallimentari compiuti da 27 persone denunciate alla Procura per oltre 4 milioni di euro, con proposte ablative per mezzo milione e confische già eseguite per 140 mila euro.
Gli accertamenti patrimoniali in ambito penale sono stati 22, nei confronti di 78 soggetti, con 700.000 euro sequestrati.
Sul versante invece delle misure di prevenzione patrimoniali antimafia, queste hanno coinvolto 29 soggetti, con sequestri per 650.000 euro di valore.
Sono stati eseguiti, poi, 526 accertamenti a seguito di richieste pervenute dal Prefetto di Livorno e da altri Prefetti della Repubblica, tutti riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Nell’ultimo anno e mezzo la Guardia di Finanza di Livorno e Provincia ha sequestrato complessivamente oltre 1,6 tonnellate di sostanze stupefacenti, con la denuncia di 302 responsabili, di cui 21 tratti in arresto.
L’attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti della provincia di Livorno hanno effettuato 112 interventi e dato esecuzione a 75 deleghe dell’Autorità giudiziaria, sottoponendo a sequestro più di 1.250.000 prodotti in quanto con falsa indicazione del “made in Italy” o recanti marchi contraffatti o in violazione dei diritti d’autore o con segni industriali mendaci, oltre a 25 tonnellate di generi agroalimentari nocivi per la salute, nello specifico miele industriale cinese e TEFF ovvero cereale privo di glutine proveniente dall’Etiopia e contaminato con un fungicida. Segnalati alla Procura della Repubblica di Livorno 73 soggetti.
In più, sono stati individuati e denunciati 3 broker finanziari abusivi per aver truffato 75 piccoli risparmiatori, che si erano rivolti a loro per investimenti finanziari. Con l’ausilio poi dell’<ordine di indagine europeo>, è stato quantificato un illecito provento milionario, con applicazione delle conseguenti misure ablative patrimoniali.
OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA – A seguito dell’emergenza epidemiologia, la Guardia di Finanza di Livorno e provincia, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo oltre 4.300 controlli, che hanno consentito di sanzionare 60 soggetti.
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