Incendio alla Scopaia: “Ci siamo rifugiati tutti in camera”

E' rientrata a casa nel pomeriggio del 29 novembre la famiglia che ha salvato la donna dall'incendio del 27 novembre alla Scopaia facendola uscire di casa prima che le fiamme divampassero in tutto l'appartamento

E’ rientrata a casa nel pomeriggio del 29 novembre la famiglia che ha salvato la donna dall’incendio del 27 novembre alla Scopaia facendola uscire di casa prima che le fiamme divampassero in tutto l’appartamento. “Mio marito – racconta il 29 novembre Manola, 36 anni, a QuiLivorno.it – avvertendo odore di bruciato è andato in terrazzo notando nel terrazzo di fianco al nostro la signora in terrazzo e del fumo”. Rendendosi conto che poteva essere scoppiato un incendio, Carmelo, 37 anni, è andato sul pianerottolo e si è fatto aprire invitando la donna a seguirlo in casa. “Ci siamo rinchiusi tutti in camera: mio marito, io, i nostri due figli di 2 e 4 anni e la signora. E abbiamo subito chiamato i vigili del fuoco. Nel frattempo abbiamo aperto la finestra. Poi ci siamo fatti un po’ di coraggio, abbiamo tappato naso e bocca ai bambini e alla donna e quando abbiamo aperto la porta per provare a scappare ci siamo resi conto che anche il nostro appartamento era stato invaso dal fumo. Era tutto buio. Non vedevamo niente. Siamo quindi tornati in camera”. Manola e il marito hanno provato ad azionare le torce dei telefoni ma la situazione non consentiva comunque di scappare. “Sono stati i vigili del fuoco a trovarci in camera, dopo aver sfondato la porta di casa, e a farci luce per permetterci di percorrere le scale e uscire in strada. “I bambini, i bambini” ho gridato. Portato in salvo i nostri bambini”. Tutti quanti, la famiglia e la donna, sono quindi stati tratti in salvo. “La figlia della donna ci ha ringraziato tanto ma mio marito ha fatto solo la cosa più giusta in quel momento”.