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Truffa delle valvole del gas a Rosignano: “Primo caso in zona”

Martedì 12 Settembre 2023 — 11:06

Sedicenti addetti spillano alla vittima 2394 € tramite bancomat per un finto lavoro. Il Commissariato di Rosignano Solvay, che sta ricostruendo il percorso del denaro per identificare gli autori della truffa, invita chiunque dovesse trovarsi in una situazione simile a contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112. Il comunicato di Reti Distribuzione srl

Il Commissariato di polizia di Rosignano Solvay ha ricevuto una querela per una tipologia di truffa non ancora segnalata in zona prima d’ora, scrive in un comunicato stampa del 12 settembre la questura. Dalle dichiarazioni della vittima è emerso che gli autori del reato avevano affisso precedentemente un avviso sul portone condominiale (foto in pagina) della vittima, riportante un logo di “Reti Distribuzione”, in cui veniva segnalata l’installazione di nuove valvole gas antincendio e di rilevamento del monossido di carbonio da parte di un tecnico dotato di tesserino di riconoscimento, specificando la conformità dei dispositivi alle direttive europee.
All’abitazione della vittima, un uomo di 76 anni, si sono presentati due ragazzi italiani dall’età apparente di circa 18-20 anni, con accento del nord, riferendo di dover consegnare due dispositivi per il rilevamento del gas a fronte di una spesa di 8 euro ciascuno, pagabili solo tramite bancomat. A quel punto, convinto che si trattasse di due veri addetti, l’uomo ha effettuato il pagamento tramite un apparecchio Pos portatile di cui era in possesso uno dei due giovani, il quale al momento di pagare ha fatto in modo di oscurarne il display con la mano. Subito dopo i due falsi tecnici hanno consegnato al malcapitato due oggetti, apparentemente due sensori di rilevamento, dicendo che il giorno successivo sarebbe intervenuto un tecnico abilitato all’installazione.
La mattina successiva, effettivamente, si è presentato un giovane di colore dall’età apparente di 21-22 anni, anch’esso con accento del nord, il quale dopo aver attaccato i due sensori alle pareti ha chiesto al padrone di casa se poteva mostrargli la ricevuta del pagamento effettuato il giorno prima. Il 76enne ha spiegato di non aver ricevuto alcuna ricevuta e a quel punto il giovane gli ha chiesto di consegnargli il bancomat digitando il codice Pin sull’apparecchio Pos, in modo da verificare l’avvenuto pagamento del giorno prima cosa che ingenuamente faceva, mentre il falso tecnico, anche in questo caso, riusciva a coprire con la mano il display. Al termine dell’operazione ha quindi confermato che tutto era a posto e si è allontanato.
Dopo qualche giorno l’anziano si è visto rifiutare la carta bancomat come metodo di pagamento della spesa al supermercato e chiedendo spiegazioni alla propria banca ha scoperto di essere stato vittima di truffa. I due movimenti con il bancomat effettuati dai sedicenti tecnici del gas erano dell’importo di 1.197 euro ciascuno per un danno totale di 2394 euro. Il Commissariato di Rosignano Solvay, che ha subito avviato le indagini finalizzate a ricostruire il percorso del denaro sottratto alla vittima per giungere all’identificazione degli autori della truffa, invita chiunque dovesse trovarsi in una situazione simile a contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112. A questo proposito Reti Distribuzione srl ha pubblicato nella sezione News un articolo riguardo proprio a segnalazioni di questo tipo.

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