In fuga dalla polizia, muore a 25 anni annegato nel Fosso Reale
Sul posto, oltre al medico legale, è intervenuto il personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica per i rilievi e gli uomini e le donne della squadra mobile per la ricostruzione dei fatti, peraltro registrati dalle telecamere comunali di videosorveglianza presenti sul posto
Tragedia nella notte tra sabato 24 e domenica 25 aprile. Un giovane straniero, cercando di sfuggire ad un controllo delle forze dell'ordine, è morto annegato nel Fosso Reale tra piazza Garibaldi e piazza della Repubblica
Tragedia nella notte a Livorno. Un giovane straniero di 25 anni è deceduto, annegato, nel tentativo di fuggire da un controllo di polizia. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 aprile, poco dopo la mezzanotte una pattuglia delle volanti in servizio nel centro cittadino, ha notato in piazza della Repubblica un giovane tunisino di 25 anni, S.F. le sue iniziali, già noto e conosciuto agli agenti. Alla vista dei poliziotti si è dato alla fuga a bordo di una biciletta, facendo perdere le sue tracce nelle strade adiacenti a piazza Garibaldi.
Nei pressi era presente una pattuglia dell’esercito in servizio “Strade Sicure”, che ha indicato agli operatori della questura come via di fuga del 25enne il circolo nautico situato sotto al livello stradale, sullo scalandrone del Fosso Reale prospicente piazza Garibaldi, dove lo straniero si era diretto a piedi, di corsa.
Il personale della volante, coadiuvato dagli altri equipaggi presenti sul territorio e dalla pattuglia della Folgore, si è diretta quindi verso il pontile, cercando l’uomo tra le barche ormeggiate, senza tuttavia rintracciarlo, ma udendo dei rumori provenire dal lungo tunnel sotterraneo (il Voltone) di piazza della Repubblica.
Gli agenti e i militari si sono adoperati in qualsiasi modo per cercare di individuare e di aiutare lo straniero, salendo anche sulle imbarcazioni ormeggiate, ma con esito negativo, essendo il tunnel completamente privo di illuminazione, di passerelle e quindi irraggiungibile.
E’ quindi stato immediatamente allertato personale dei vigili del fuoco in servizio di pattugliamento nei canali con una squadra di sommozzatori, che ha iniziato le ricerche in acqua dopo pochi minuti. Alle ore 00.50 circa il corpo dell’uomo, privo di vita, veniva individuato con l’ecoscandaglio sul fondo del canale ad una profondità di circa 4 metri e recuperato. Il Sostituto Procuratore di turno ha dunque messo il cadavere a disposizione dell’autorità giudiziaria per il successivo esame autoptico. Sul posto, oltre al medico legale, è intervenuto il personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica per i rilievi e gli uomini e le donne della squadra mobile per la ricostruzione dei fatti, peraltro registrati dalle telecamere comunali di videosorveglianza presenti sul posto.
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