Fornaio di 30 anni muore nel suo negozio

Filippo Matteini è stato trovato riverso al suolo, all’interno del suo negozio dove lavorava insieme al padre Giuliano, da una donna che stava passeggiando davanti all’ingresso dell’attività in via San Jacopo in Acquaviva.
La signora ha lanciato subito l’allarme, intorno alle 16,45 di lunedì 6 febbraio, e dal vicino circolo Arci sono accorse due persone che hanno provato a praticargli immediatamente un massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza.
In contemporanea infatti era partita anche una telefonata al 118 che chiedeva un mezzo di soccorso per provare a salvare la vita al giovane di 30 anni, compiuti proprio quattro giorni fa (il 3 febbraio il giorno del suo compleanno), ormai privo di battito cardiaco. Sul posto sono sopraggiunti i volontari della Svs i quali, prima senza medico, poi con l’ausilio del dottore del 118, hanno tentato di rianimare il livornese del 1987 con il defibrillatore e con tutte le manovre del caso per salvargli la vita. Purtroppo ogni tentativo è risultato vano.
A spezzare la vita al 30enne sarebbe stato un arresto cardiaco. Il cuore si è fermato dopo svariati tentativi e un barlume di speranza durato circa un quarto d’ora in cui il battito era ripreso.
Sul luogo della tragedia anche la polizia scientifica e il medico legale.
Filippo si era recato in negozio nonostante la panetteria fosse chiusa per sbrigare alcune faccende di lavoro e come spesso accade in questi casi, entra e lascia la saracinesca sollevata a metà. A notarlo al suolo, come detto, è proprio una signora che passa di lì e vede il suo corpo a terra. Sul suo corpo è stata disposta l’autopsia dal pubblico ministero di turno Fiorenza Marrara.