Finanza: scoperte colf e badanti “evasori totali”
Foto di archivio
Decine di controlli a Livorno, Cecina e Castiglioncello: scoperti oltre 60 soggetti completamente sconosciuti al fisco con un’evasione fiscale totale di oltre 2 milioni. Una colf che ha omesso di dichiarare oltre 60 mila euro all’atto del controllo ha voluto sanare immediatamente la sua posizione debitoria con il fisco italiano
Nell’ambito dello sviluppo di segnalazioni, matching di banche-dati e analisi del contesto socio-economico le Fiamme Gialle labroniche, coordinate dal Comando Provinciale di Livorno, quest’anno hanno attenzionato anche diverse persone impiegate come badanti. In particolare, si legge nel comunicato inviato il 2 dicembre, i militari del Gruppo di Livorno hanno controllato decine di collaboratrici domestiche risultate evasori totali poiché, pur avendo percepito redditi superiori alla soglia di esenzione (ovvero 8 mila euro), non hanno provveduto alla presentazione della prevista dichiarazione dei redditi. Le attività ispettive sono scaturite dall’analisi sia di diverse segnalazioni pervenute da cittadini e soggetti che svolgono in regola questo lavoro, sia da connessa autonoma attività info-investigativa e analisi di banche-dati. E’ stata particolarmente approfondita la posizione dichiarativa di cittadine straniere operanti nel settore del lavoro domestico quali colf e badanti, rivelatesi vere e proprie “evasori totali”, omettendo sistematicamente di dichiarare il reddito percepito dall’attività lavorativa. Per questa particolare categoria di lavoratori va ricordato, prosegue la nota stampa, che il datore di lavoro non rientra tra i sostituti d’imposta e che lo stesso ha quindi solo l’obbligo di rilasciare una dichiarazione dalla quale risulti l’ammontare delle somme erogate nell’anno e di dare comunicazione all’INPS dell’assunzione del lavoratore, invece l’obbligo dichiarativo rimane autonomamente in capo al collaboratore domestico.Diversi controlli della specie sono stati svolti anche dalla Compagnia di Cecina e dalla Tenenza di Castiglioncello.
L’attività ispettiva complessivamente intrapresa dalle Fiamme Gialle ha consentito quindi di individuare oltre 60 soggetti completamente sconosciuti al fisco, con un’evasione fiscale totale di oltre 2 milioni di euro. L’ulteriore elemento significativo è che, prosegue il comunicato, oltre ad incassare completamente “in nero” (e quasi sempre ad inviare all’estero le somme) i soggetti controllati fruivano dei servizi pubblici sanitari e assistenziali. Addirittura alcuni dei soggetti controllati maturavano una (falsa) posizione contributiva che gli consentiva a fine rapporto di richiedere anche la “Naspi”, ossia il sussidio di disoccupazione, senza versare alcuna imposta allo Stato. Tra i casi più emblematici figura quello di una colf presso una famiglia livornese che ha omesso di dichiarare oltre 60 mila euro e all’atto del controllo, svolto negli uffici del Reparto, ha voluto sanare immediatamente la sua posizione debitoria con il fisco italiano.
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