Finanza: “bonus facciate 90%”, sequestro preventivo di oltre 200mila euro
La finanza ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Livorno, avente ad oggetto crediti fittizi, per un ammontare complessivo di oltre 200mila euro in relazione alle ipotesi di reato della truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640 bis c.p.) ed indebite percezioni di erogazioni pubbliche (art. 316 ter c.p.); coinvolti tre soggetti e loro due aziende. Il tutto all’oscuro e senza alcuna responsabilità dei condòmini
Proseguono a 360 gradi i controlli sul territorio da parte delle Fiamme Gialle dei reparti labronici, coordinati dal Comando Provinciale Livorno, sempre con particolare attenzione alle frodi fiscali ed agli illeciti economico-finanziari. Stavolta è il Gruppo Livorno a mettere a segno una articolata e complessa operazione di servizio in materia di “bonus edilizi”. Come si legge in un comunicato stampa del 9 agosto, le Fiamme Gialle labroniche, all’esito di complesse indagini ed approfondimenti economico-contabili, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Livorno, avente ad oggetto crediti fittizi per un ammontare complessivo di oltre 200mila euro in relazione alle ipotesi di reato della truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640 bis c.p.) ed indebite percezioni di erogazioni pubbliche (art. 316 ter c.p.); coinvolti tre soggetti e loro due aziende.
L’indagine scaturisce da una attività di verifica fiscale effettuata da militari del Gruppo di Livorno nei confronti di una società edile, sfociata quindi in un’attività di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Livorno. Le investigazioni hanno approfondito l’effettiva spettanza del “Bonus Casa 90%” per la realizzazione di interventi finalizzati alla ristrutturazione e riqualificazione di diversi condomini del capoluogo. I Finanzieri nel corso dell’ispezione fiscale hanno individuato delle anomalie inerenti aspetti contabili connessi alle comunicazioni d’opzione inviate telematicamente all’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento dei (falsi) crediti d’imposta. Nel corso degli accertamenti è altresì emerso che molti dei lavori condominiali in realtà non fossero mai stati realizzati; il tutto, prosegue la nota stampa, all’oscuro e senza alcuna responsabilità dei condòmini. Le attività illecite avevano generato nei cassetti fiscali dei frodatori un imponente (ma falso) credito d’imposta, fortunatamente bloccato dalle Fiamme Gialle e dall’Agenzia delle Entrate poco prima che venisse “monetizzato” in danno dello Stato e dei cittadini. Il meticoloso e certosino lavoro svolto dai Finanzieri del Gruppo labronico ha permesso di ricostruire la filiera delle cessioni dei crediti d’imposta fittizi effettuate dai soggetti responsabili, eseguendo il sequestro preventivo per un ammontare di crediti fiscali fittizi complessivamente pari 150mila euro. Oltre a ciò, sono stati sequestrati ulteriori 60mila euro nei conti correnti dei soggetti responsabili degli illeciti. Il servizio svolto, coordinato dal Comando Provinciale di Livorno, testimonia l’importanza che la Guardia di Finanza assegna – quale forza di polizia economico/finanziaria a tutela della spesa pubblica – al regolare utilizzo delle risorse dello Stato necessarie per garantire la ripresa del Paese: attesa l’attuale congiuntura economica è di assoluta priorità assicurare la corretta destinazione delle somme erogate alla collettività, assicurando, nel contempo, alla giustizia gli autori di frodi. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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