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Fermati con sfollagente, cacciavite e coltello a bordo di un’auto rubata, denunciati

Mercoledì 12 Giugno 2024 — 12:23

I due sono stati fermati stanotte in viale Italia da una volante e per loro è scattata la denuncia per ricettazione. Inoltre l'automobilista è stato trovato in possesso di uno sfollagente telescopico in acciaio ed è stato denunciato anche per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere nonché per la reiterata inottemperanza dell'ordine del questore di Pisa a lasciare il territorio nazionale. Il passeggero invece aveva un un cacciavite e un coltello ed è stato denunciato per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e gli è stato notificato il provvedimento di esecuzione di pene

Stanotte intorno alle 4,30 i poliziotti della Sezione Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (Upgsp), percorrendo viale Italia, hanno notato un’auto con due persone a bordo e hanno deciso di sottoporle a controllo di polizia. Alla vista della polizia il conducente ha aumentato la velocità cercando di eludere il controllo per poi venire bloccato alcune centinaia di metri dopo. I due a bordo sono risultati essere due cittadini stranieri, tunisino del 1989 e marocchino del 1979, e nonostante avessero le chiavi dell’auto non hanno saputo giustificarne il possesso. Da un controllo è quindi emerso che era di proprietà di una cittadina livornese che, contattata telefonicamente, ha spiegato agli agenti di averla parcheggiata il 10 giugno nel garage di proprietà senza più utilizzarla. La donna è poi scesa nel garage constatando che la vettura non era più presente. Accompagnati in questura, in possesso dell’automobilista è stato trovato uno sfollagente telescopico in acciaio e in possesso del passeggero un cacciavite a taglio di 20 centimetri e un coltello a serramanico di 19. Inoltre dal controllo alla Banca Dati, il tunisino è risultato avere a suo carico due ordini del questore di Pisa a lasciare il territorio nazionale, mentre il marocchino risultava avere numerosi precedenti di polizia nonché condanne per reati contro il patrimonio, nello specifico furto e stupefacenti, ed inoltre in atto un rintraccio per la notifica del provvedimento di esecuzione di pene. Alla luce di quanto esposto, i due sono stati denunciati in stato di libertà in concorso per ricettazione; il tunisino è stato anche denunciato in stato di libertà per il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere nonché per la reiterata inottemperanza dell’ordine del Questore della provincia di Pisa a lasciare il territorio nazionale. Invece al marocchino, oltre ad essere denunciato in stato di libertà per il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, è stato notificato il provvedimento di esecuzione di pene e quindi è stato trasportato alle Sughere. Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevoli gli indagati.

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