Esplode dei colpi di pistola in strada, arrestato per possesso di armi rubate
Giovane di 24 anni arrestato per ricettazione e denunciato per accensioni ed esplosioni pericolose. Alla vista dei carabinieri ha posato l'arma: un revolver Colt Cobra cal 38 special con 6 colpi inseriti nel tamburo. I militari lo hanno fermato in via Oberdan mentre vagava in forte stato di agitazione psico-fisica con la pistola in mano poi risultata rubata. Dalla successiva perquisizione in casa i carabinieri hanno rinvenuto una seconda pistola, un revolver con 8 colpi di cui tre esplosi, anch'essa provento di furto
I carabinieri della Stazione di Ardenza, con la collaborazione dei colleghi del Norm, hanno arrestato un 24enne livornese già gravato da precedenti. Tutto, si legge in un comunicato stampa del 9 settembre, è scaturito da un intervento notturno a seguito di una segnalazione al 112 NUE da parte di alcuni cittadini di via Oberdan che avevano avvertito delle esplosioni. Verosimilmente colpi d’arma da fuoco. Prontamente giunti sul posto, i militari hanno trovato un ragazzo che vagava in forte stato di agitazione psico-fisica con la pistola in mano dalla quale erano verosimilmente stati esplosi dei colpi. Alla vista delle divise il 24enne si è calmato e ha posato la pistola: un revolver Colt Cobra cal 38 special con 6 colpi inseriti nel tamburo, immediatamente preso in consegna dai militari, che da successive verifiche è risultato oggetto di furto. I carabinieri hanno poi sottoposto il 24enne a perquisizione personale e domiciliare, sequestrando una busta con altri 38 proiettili calibro 22; un involucro occultato tra i vestiti contenente oltre 13.000 € in contanti di dubbia provenienza e un ulteriore revolver con 8 colpi, di cui tre esplosi. Anche la seconda pistola è poi risultata essere provento di furto (entrambi i furti risalgono al luglio scorso). Il giovane è stato arrestato per ricettazione e denunciato in stato di libertà per accensioni ed esplosioni pericolose (ai sensi dell’art. 703 c.p.). All’esito di udienza, il Giudice del Tribunale di Livorno ha convalidato l’arresto e confermato la misura del carcere. Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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