Disabile maltrattato: patteggiano due operatori. Le immagini degli abusi riprese dalle telecamere

A seguito dell’arresto avvenuto nel mese di marzo scorso dei due operatori socio-sanitari (rispettivamente di 59 e 28 anni) e della denuncia in stato di libertà di una terza operatrice, i legali difensori hanno richiesto il patteggiamento su consenso delle parti (ex art  444 C.p.p.)  pari a due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena (clicca sul link sottostante all’articolo per guardare il video delle immagini riprese dai carabinieri).
L’udienza in cui verrà sancito ufficialmente l’accordo legale tra Procura e parti in causa è fissata in via Falcone e Borsellino per il 26 settembre prossimo.
L’indagine risale allo scorso mese di marzo quando i carabinieri di Livorno hanno documentato le immagini che ritraevano gli abusi subiti da un ragazzo ventitreenne disabile, ripetutamente oggetto di vessazioni da parte degli operatori. La terza operatrice coinvolta nella vicenda, invece, ha scelto il rito ordinario.
“Le telecamere nascoste all’interno dell’appartamento dove gli operatori in questione prestavano servizio, erano state installate dai carabinieri di Livorno – spiega il Comandante Provinciale dell’Arma Alessandro Magro ai media intervenuti all’interno del Comando di viale Fabbricotti per una conferenza stampa- a seguito della denuncia della mamma del ragazzo disabile di 23 anni il quale, agli occhi della madre, risultava un po’ irrigidito e nervoso ogni volta che i tre indagati si presentavano, come da turno di lavoro per accudirlo, all’interno dell’appartamento. In tutto, le telecamere sono state impiegate dentro la casa per circa 10 giorni e hanno ripreso alcuni atteggiamenti perpetrati sul disabile, non quotidianamente, che non lasciano repliche. Le immagini che forniamo anche alla stampa – chiosa il Comandante Magro – parlano da sole”.