Bar Dolly, lo sfogo: “Basta, 15 furti in 7 anni sono troppi. Chiudo e vendo tutto”
Il titolare dello storico bar del centro esasperato dai ladri: "Qui in centro è il Far West. A volte le forze dell'ordine denunciano o arrestano qualcuno. Ma i delinquenti li rivedi il giorno dopo davanti al locale come se niente fosse"
Luigi Basile è un imprenditore napoletano doc. Da sette anni a questa parte è il titolare dello storico e famosissimo Bar Dolly in piazza Grande. Sabato sera per amore della sua squadra del cuore, il Napoli appunto, aveva lasciato di fretta e furia il locale per andarsi a godere la partita alla televisione buttando in una busta l’incasso e dando il compito ai suoi dipendenti di chiudere “bottega”. Poi l’amara sorpresa domenica mattina, 17 marzo, all’alba quando, alle 5,30 all’apertura è stato scoperto l’ennesimo furto subito con tanto di danneggiamento (clicca qui per leggere la notizia). “Sono stanco davvero – racconta Basile a Quilivorno.it – Sono qui da 7 anni e la situazione è andata sempre peggiorando. Mi viene voglia di vendere il bar e chiudere tutto. Qua non è più vita. Non possiamo ogni giorno alzarci con l’angoscia di trovare un danno di questo tipo (indica la vetrina rotta dall’esterno, come nella foto principale in pagina, ndr) e di scoprire che sono entrati “a casa tua”. Stavolta hanno arraffato la busta che avevo lasciato qua sotto al bancone con dentro circa 700 euro. E hanno portato via anche il pc. Questo è il quindicesimo furto subito in così poco tempo. La media è più di due furti all’anno con un escalation in quest’ultimo periodo davvero notevole. Abbiamo ripreso tutto con le telecamere interne al locale e fornito le immagini alla polizia. Le assicuro – si confida il titolare a Quilivorno.it – che nella mia Napoli, spesso alla ribalta delle cronache nazionali per l’allarme criminalità, non accadono episodi così frequenti di furti e danneggiamenti nei confronti dei commercianti”.
“Nello spaccare il vetro i malviventi si sono feriti – conclude Basile – Qua la mattina c’erano molte tracce di sangue. Ma questi qua non li ferma niente. Siamo davvero nel Far West qua in centro. A volte vengono organizzati dei servizi di controllo e sicurezza, qualcuno viene preso, fermato, denunciato. A volte arrestato. Ma il giorno dopo rivedi le solite facce in giro per strada. Sono davvero amareggiato. Se capita l’occasione vendo davvero tutto. Basta non ne posso più”.
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