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Armi in casa e sul luogo di lavoro, arrestato

Giovedì 31 Agosto 2023 — 10:24

Sequestrati un fucile da caccia calibro 12 con circa 400 cartucce dello stesso calibro, tre pugnali da caccia, un pugnale da lancio a quattro punte (shuriken), una baionetta per fucile AK47 (Kalašnikov), tre fucili semiautomatici e una carabina

I carabinieri hanno arrestato un ristoratore livornese di 41 anni per porto abusivo di armi e di componente di arma da guerra, detenzione illegale di armi e ricettazione. Tutte le armi sono state sequestrate

I carabinieri, a seguito di una rapida attività d’indagine scaturita da un’approfondita conoscenza del territorio, hanno arrestato un 41enne livornese titolare di un’attività di ristorazione.
Come si legge in un comunicato del 31 agosto i militari, venuti a conoscenza che l’uomo potesse detenere delle armi in maniera irregolare, hanno eseguito d’iniziativa una perquisizione all’interno dell’esercizio rinvenendo, accanto al registratore di cassa del locale, in un luogo facilmente accessibile anche da parte di terzi, un fucile da caccia calibro 12 con circa 400 cartucce dello stesso calibro, tre pugnali da caccia, un pugnale da lancio a quattro punte (Shuriken) e una baionetta per fucile AK47 (Kalašnikov). La posizione dell’uomo, che non avrebbe potuto detenere quelle armi essendogli stato sospeso in precedenza il porto d’armi uso caccia, si è ulteriormente aggravata quando è stato riscontrato che il fucile da caccia risultava provento di furto avvenuto due anni fa in provincia di Firenze.
Gli accertamenti sono stati estesi anche all’abitazione del ristoratore dove sono stati rinvenuti ulteriori tre fucili semiautomatici e una carabina, regolarmente denunciati, ma che non avrebbe comunque potuto detenere. Il 41enne, con precedenti per reati inerenti all’attività di caccia, è stato dichiarato in stato di arresto con l’accusa di porto abusivo di armi e di componente di arma da guerra, detenzione illegale di armi e ricettazione e tutte le armi sono state sottoposte a sequestro.
Il Giudice del Tribunale di Livorno, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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