Ballantini: “Con Dalla ho realizzato un sogno, ma non mi ha mai visto imitarlo”
Sabato 29 luglio in Fortezza Vecchia (inizio ore 22, ingresso gratuito ) Dario Ballantini salirà sul palco all'interno della cornice di Effetto Venezia per dare vita allo spettacolo tributo al suo artista preferito. "Da Balla a Dalla"
di Giacomo Niccolini (foto Alessia Nigiotti, montaggio video Laura Scatena)
Un’ossessione, un mito, un sogno. Per il giovanissimo Dario Ballantini, studente liceale, Lucio Dalla era veramente qualcosa di epico. Le prime imitazioni di quello che diventerà in futuro il volto di “Striscia la Notizia” e l’artista maturo che conosciamo tutti sono proprio dedicate al cantante bolognese. “Era diventata una fissazione anche di riflesso per i miei compagni di scuola – spiega Dario Ballantini in una video intervista rilasciata alla redazione di Effetto Venezia (clicca qui per conoscere tutti gli eventi dal 26 al 30 luglio nel dettaglio) – Io facevo delle audio cassette dove mischiavo la mia voce alla sua e che facevo ascoltare ai miei amici”.
Sabato 29 luglio in Fortezza Vecchia (inizio ore 22, ingresso gratuito) Dario Ballantini salirà sul palco all’interno della cornice di Effetto Venezia per dare vita al suo spettacolo tributo al suo artista preferito. “Da Balla a Dalla” show che già propose con ampio successo all’interno del Teatro Goldoni qualche stagione fa.
“Questa imitazione fa parte della mia storia – spiega l’artista livornese – prima del mio approdo in televisione. Sono 16 anni di gavetta, che sono stati affiancati da questa venerazione per Lucio Dalla. Io già alle medie e al liceo volevo fare, oltre che al trasformista, anche il pittore. E su ogni foglio bianco, sul diario, sul bianco dei libri, disegnavo il volto del mio cantante preferito. Era un po’ una specie di mantra”.
Ballantini, seduto su di una sedia trovata per caso sul pontile di via Borra, a tu per tu con i fossi Medicei, racconta il più bel regalo mai ricevuto. “Quando sono diventato pittore, per un regalo della vita stessa, è stato Dalla ad apprezzare la mia parte di pittore. Sono riuscito non solo a conoscerlo, ma a diventarci amico. E’ stato lui a venire alla mostra triennale per i venticinque anni delle mie due attività ed è venuto a cantare gratuitamente mentre io dipingevo. Il massimo che si può ottenere da una passione”.
Cosa troveremo nello spettacolo in programma “Da Balla a Dalla”? “Ci sarà la mia vita sul palco- spiega Ballantini – Legata anche alle canzoni meno note, perché lui parte da lontano dai testi scritti da Roberto Roversi, e vado a toccare tutti quelli che io reputo i migliori suoi pezzi e piano piano mi trasformo in lui andando a visitare tutte le sue varie ere, per arrivare al Dalla finale”.
Un aneddoto da raccontare? “Il primo è legato a quando entrai in camera sua vestito da Morandi e lui era senza occhiali. In un primo momento non mi riconobbe e poi, accortosi dell’imitazione, mi disse: meno male perché non avevo invitato Gianni e non avrei saputo cosa dirgli. Il secondo è più una curiosità: non ho mai fatto l’imitazione di Dalla in sua presenza. Non si è mai visto imitato da me…”.
E oggi a distanza di qualche anno dalla sua scomparsa Dario Ballantini farà conoscere al pubblico di Effetto Venezia tutto il suo mondo, legato a filo doppio con il mondo fatto di note e poesia del mitico Lucio Dalla.
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