Alluvione, ecco il piano da 35 milioni. “Rio Maggiore? Agiremo in accordo con il Comune”
Presentato il piano degli interventi post alluvione: 289 gli interventi di messi in sicurezza. "Sul Rio Maggiore agiremo in accordo con il Comune". Fino a 8mila euro per i redditi inferiori a 20mila euro; 5mila con Isee fra i 20 e i 36mila
“In sole sei settimane siamo riusciti ad ottenere degli ottimi risultati grazie all’impegno dei tecnici del Genio civile, del Comune di Livorno e del volontariato”. Così il presidente della Regione Toscana e commissario per il post alluvione, Enrico Rossi (foto Lanari), ha aperto il 24 ottobre la conferenza stampa di presentazione del piano generale degli interventi. Un piano da 35,5 milioni di euro (20 derivano dal bilancio regionale e 15,5 rappresentano lo stanziamento del Governo).
1550 domande ammesse su 2049 totali – Per quanto riguarda le richieste di risarcimento danni sono state presentate 2049 domande da parte di privati ed associazioni, senza scopo di lucro, per un totale di richiesta danni di 33 milioni di euro”. Sono risultate ammissibili 1550 per un totale di 27 milioni circa, di cui il 90% su Livorno. Il contributo elargito andrà in base all’Isee, come stabilito dalla legge Regionale approvata all’unanimità: per i redditi inferiori a 20.000 euro il contributo massimo sarà di 8.000 euro. Dai 20.000 ai 36.000 euro sarà di massimo 5.000 euro. “I cittadini hanno trovato risposte e sinergia da parte degli uffici – sostiene Cristina Grieco, assessore regionale – tutti sono stati messi in grado di presentare domande e di avere delucidazioni.
289 interventi di messi in sicurezza (guarda qui le slide) – Ad oggi il piano di interventi approvato che sarà inviato a Roma al capo dipartimento della Protezione civile, prevede: 133 interventi di emergenza e soccorso del valore di 7.728.732,4 milioni di euro; 149 interventi urgenti (per la maggioranza già attivati) del valore di 24.808.625,36 milioni di euro; 7 interventi per la riduzione del rischio residuo del valore di 3.032.641,70 milioni di euro. Nel complesso 289 interventi per un valore totale di 35 milioni di euro. Andando nel dettaglio ci sono stati 81 interventi di idraulica del valore di 15.018.321,70 milioni e 40 per la viabilità del valore di 9.225.527,96 milioni di euro. Per tutti gli altri campi sono stati effettuati 35 interventi del valore di 3.597.417,40 milioni di euro (escluso lo smaltimento rifiuti per i quali sono stati spesi più di 5 milioni di euro). Queste cifre sono state depurate dagli interventi appartenenti alla categoria a. “Per quanto riguarda la possibile sistemazione del Rio Maggiore (clicca qui per il dettaglio del piano e clicca qui per le perplessità della Consulta dello Sport) – ha affermato Rossi – ancora nulla di certo. Ci riserviamo di analizzare meglio la situazione tramite l’ausilio di esperti e tecnici, in accordo col Comune di Livorno. Dei 35 milioni totali, 8 sono stati riservati per un primo aiuto alle famiglie. Entro l’anno dovrebbero arrivare i primi risarcimenti”. “Oltre 7,7 – continua Rossi – li abbiamo impiegati per gestire gli evacuati e per le spese di primo soccorso. E’ stata questa la primissima fase di emergenza in cui ci siamo concentrati nel rimuovere le situazioni a rischio e ad assicurare l’indispensabile assistenza alla popolazione. Contemporaneamente ci siamo occupati della messa in sicurezza delle aree colpite, operazioni che complessivamente hanno richiesto risorse per 24,8 milioni di euro destinati agli interventi urgenti e di ulteriori 3 milioni di euro utilizzati per evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose. Stiamo parlando di 289 interventi per i quali ringrazio prima di tutto i miei uffici e poi tutti i soggetti che hanno fin qui dato il loro contributo, a partire dalla Protezione civile”.
Tra gli interventi già conclusi figurano quelli sul fiume Tora, sui torrenti Isola, Ugione e Chioma, sul Rio Ardenza, sul fosso e su botro Quercianella per un totale di 660mila euro. Tra quelli in fase di completamento da segnalare quelli sui torrenti Ugione, Chioma e Morra, sui rii Ardenza e Maggiore, sul botro della Madonnina e sul fosso del Molino per un totale di 2 milioni e 584mila euro.
Tre categorie di intervento – Sono state tre le categorie di interventi messe in atto: la categoria A che comprende operazioni realizzate nella fase di prima emergenza volte a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare i beni di prima necessità e la giusta assistenza alle persone colpite dagli eventi calamitosi; la categoria B che include le attività inerenti alla messa in sicurezza delle aree maggiormente colpite; la categoria C, infine, che ha l’obiettivo di ridurre il rischio residuo per evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose.
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