Al Goldoni “La Guerra dei Roses” con Ambra Angiolini
Lo spettacolo vedrà sul palcoscenico anche gli attori Massimo Cagnina e Emanuela Guaiana, e si avvarrà delle scenografie di Laura Benzi, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Arturo Annecchino
Una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle: è “La guerra dei Roses” di Warren Adler, autore dell’omonimo romanzo e del soggetto dell’enorme successo cinematografico della fine degli anni ’80 per la regia di Danny De Vito con due indimenticabili interpreti come Michael Douglas e Kathleen Turner. Fu lo stesso autore a realizzare la versione per le scene che mercoledì 28 novembre alle 21 arriva al Teatro Goldoni per la stagione di prosa con la regia di Filippo Dini e protagonisti Ambra Angiolini e Matteo Cremon, volti noti al grande pubblico ed apprezzati per le loro apparizioni in teatro, cinema e televisione.
La storia, narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole o grandi comodità, che la loro vita quotidiana andava conquistandosi.
Tutto questo avviene, come ci è lasciato intuire dalle prime scene, in un’atmosfera di profondo amore, di sincera passione, all’interno di una cornice rosa e perfetta, lontani dal sospetto, appunto inesistente tra i Rose, di un qualsivoglia senso di raggiro o personale tornaconto. Ma ad un tratto, poco dopo l’inizio della commedia, tutto questo si rompe, si infrange contro lo scoglio della mancata realizzazione professionale di lei. Tutta la loro vita passata insieme, viene da lei completamente riscritta e reinterpretata, la sua maturata presa di coscienza la rafforza e la sprona, con una ferocia degna di una grande eroina, a scagliarsi sul suo amato, ora il responsabile della sua mancata affermazione, in un crescendo di cattiveria, rabbia e reciproche atrocità, fino alle estreme conseguenze.
“Adler ci pone di fronte ad una delle più potenti e straordinarie deflagrazione umane – afferma il regista – la separazione di un uomo e una donna che hanno condiviso un grande amore. Il signor Rose e la signora Rose e i loro doppi, che interpretano i loro rispettivi avvocati e altri personaggi nei quali si imbattono i protagonisti, come in un sogno che non avrà un lieto fine, ci divertiranno fino alle lacrime per la loro comicità e ci turberanno nel profondo, poiché sveleranno in modo più o meno consapevole i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’altro, l’opposto, all’interno di noi stessi”.
Lo spettacolo, prodotto da Valerio Sartoro per “La Pirandelliana” con Goldenart, vedrà sul palcoscenico anche gli attori Massimo Cagnina e Emanuela Guaiana, e si avvarrà delle scenografie di Laura Benzi, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Pasquale Mari e le musiche di Arturo Annecchino.
Info: www.goldoniteatro.it.
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