Una visita urgente? Prima vengono gli altri…

Prendo spunto da una precedente lettera in cui si segnalavano tempi biblici per una visita cardiologica al Cup labronico: tenterò di narrare invece la dinamica di una visita urgente, sempre nello stesso reparto, che non vuole essere una critica ma una segnalazione per chi di dovere, sui punti di criticità da migliorare. La visita urgente è stata concordata nel giro di tre giorni: vengo contattato telefonicamente con la raccomandazione della puntualità , alle nove del mattino in ospedale. Ebbene giungo alle 8:55 con il mio congiunto in autoambulanza, veniamo accolti subito ma mi viene detto che il medico è ad una riunione programmatica. Attendiamo. Il tempo passa e mi viene detto che il medico è a fare una consulenza in un reparto, poi vengo a sapere (per caso) che è a fare un’altra consulenza in altro reparto, scoprendo quindi che nel reparto il medico di guardia deve oltre che seguire il reparto, fare le urgenze di pronto soccorso, andare a visitare pazienti ricoverati in altri reparti, non che fare le visite definite in codice B1. Parlando apprendo che non è un evento eccezionale, ma la routine. Così facendo si sobbarca il professionista di una eccessiva mole di lavoro, oltre a far passare intere mattinate (quando va bene) in attesa, con conseguente disagi soprattutto come nel mio caso a dei pazienti invalidi, bisognosi di diagnosi e cure ritenute urgenti dal medico curante.

Lettera Firmata