Sulpl: “Basta discriminazioni nei confronti della polizia locale. Il 15 gennaio sciopero”
Sono anni che il Governo, le Regioni e gli Enti Locali tutti, si riempiono la bocca con l’operato della Polizia Locale e poi puntualmente se ne dimenticano quando si parla di riformare una Legge vecchia e fuori dal tempo com’è ormai la Legge Quadro sulla Polizia Locale
Sono anni che il Governo, le Regioni e gli Enti Locali tutti, si riempiono la bocca con l’operato della Polizia Locale e poi puntualmente se ne dimenticano quando si parla di riformare una Legge vecchia e fuori dal tempo com’è ormai la Legge Quadro sulla Polizia Locale.
Nel tempo sono aumentati continuamente i compiti assegnati alla P.L. che se sono borderline con le attività tipiche di Pubblica Sicurezza, mascherandole come “Viabilità in occasioni di eventi sportivi”, “Piazze Sicure”, operazioni “Antidegrado” e si potrebbe continuare ancora per molto.
Tutti nomi che nascondono nella pratica, attività tipiche delle Forze di Polizia, continuando però a lasciare queste donne e questi uomini nel limbo degli “Impiegati in Divisa”.
Sembrava la volta buona, con un testo condiviso da tutte le forze politiche, che portava novità e ammodernamenti legislativi in tema di DIRITTI e TUTELE concreti, ma anche di STRUMENTI di LAVORO e di DIFESA PERSONALE per permette al personale della Polizia Locale di operare con EFFICIENZA e con maggiore SICUREZZA.
E invece… a un certo punto, qualcosa o qualcuno, è intervenuto e tutto è stato stravolto. Nell’attuale testo si leggono solo parole confuse, povere di significato concreto e reale.
Un Testo che se diventasse Legge, non cambierebbe nulla o quasi.
E questo fa male, fa arrabbiare! Con il COVID la PL è stata schierata sempre in prima linea, è stata sottoposta all’obbligo vaccinale come le altre Polizie, è stata messa in campo per controllare i GreePass, come le altre Polizie, hanno perso la vita per questo lavoro senza avere nemmeno il riconoscimento e la tutela della faglia come le altre Polizie, dopo tutto questo, è inaccettabile proporre una riforma simile.
Il Governo ha riconosciuto come categoria usurante tante professionalità, aggiungendone anche altre di recente, ma non l’ha riconosciuta alle donne e agli uomini della PL, che lavorano sulla strada tutti i giorni, H24, con ogni condizione meteo e con rischi professionali tali da porli in cima alle statistiche di infortuni sul lavoro nella Pubblica Amministrazione.
La discriminazione che le Istituzioni Italiane, a tutti i livelli, stanno operando da anni sulla Polizia Locale Italiana è talmente grave e lampante e che anche la Commissione Europea se ne è resa conto e ha più volte sollecitato per scritto il Governo ad intervenire in merito e operare una parificazione di trattamento. Ma ancora non è bastato! Non è bastato l’intervento dell’Europa, che sembra sempre vincolante, ma per altro. Non è bastato il continuo delegare alla PL di compiti propri delle Forze di Polizia.
Non è bastata la continua equiparazione/assimilazione in tanti provvedimenti emessi dal Governo. Non è bastato il COVID.
Non sono bastate le vittime in servizio mai riconosciute e le famiglie mai tutelate. Non è bastato nulla. Ecco perché adesso a dire BASTA è la Polizia Locale Italiana!
Siamo STANCHI, AVVILITI E ARRABBIATI di essere trattati come carne da macello quando fa comodo e come “Semplici Impiegati” in altre sedi.
Il 15 Gennaio 2022 la Polizia Locale Italia dice BASTA.
E lo dice con un primo Sciopero Nazionale con presidi organizzati dagli Operatori della P.L. davanti alle Prefetture delle maggiori città italiane.
In Toscana ci riuniremo davanti alla Prefettura di Firenze e davanti alla sede della Regione Toscana, perché anche la Regione Toscana promette e poi non mantiene.
Questa volta pretendiamo una decisione chiara dalla politica, siamo la Polizia Locale Italiana o siamo Impiegati ?
Il Segretario Regionale SULPL Ivan Galante
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