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Sosta, malamovida, commercio: l’amministrazione ignora le associazioni di categoria

Venerdì 26 Ottobre 2018 — 16:32

Piano della sosta, malamovida, problemi del commercio. Questa amministrazione continua a convocare tavoli con singoli commercianti e a invocare portavoce delle realtà economiche cittadine diversi dalla rappresentanza delle associazioni di categoria.

L’assessore al commercio, con cui per altro Confcommercio e Confesercenti hanno un ottimo rapporto, afferma dalle colonne di un quotidiano che un Centro Commerciale Naturale “potrebbe essere l’interlocutore unico con l’amministrazione, in grado di fare sintesi tra le diverse esigenze dei commercianti e, cosa ancora più importante, potrebbe farsi motore e promotore di eventi, iniziative e appuntamenti per rilanciare l’intera zona. […] Per questo noi faremo la nostra parte, spingendo per la nascita di questo coordinamento”.

Abbiamo ribadito fino allo sfinimento per tutto il 2018, che le associazioni di categoria, grazie alla loro presenza capillare sul territorio comunale, “raccolgono e fanno sintesi di tutte criticità che colpiscono direttamente gli imprenditori dei vari quartieri”. Abbiamo cercato sempre di scongiurare il rischio della disintermediazione dei rapporti e della frammentazione delle rivendicazioni, cercando di giungere a provvedimenti condivisi e a decisioni assunte in un’ottica di città e non di quartiere.

I comitati, i Centri Commerciali Naturali, i gruppi di interesse sono una grande ricchezza per Livorno e una fonte di conoscenza e aggregazione per le nostre stesse associazioni. Ma una politica che non abbia una visione ampia e integrata del centro cittadino e delle attività economiche che lo popolano rischia rincorrere in perpetuo l’una o l’altra istanza a seconda del momento, e di prestare l’orecchio a chi grida più forte invece di cercare soluzioni – anche di compromesso – per il bene comune.

Comprendiamo l’esasperazione dei colleghi che si riuniscono a protestare sotto il Comune, ma da parte nostra abbiamo sempre lavorato per le soluzioni più che per la protesta, perché questo è il ruolo che abbiamo e che ci qualifica alla concertazione nelle diverse sedi decisionali: comunale, provinciale, regionale e nazionale. Ma evidentemente questa amministrazione preferisce sopportare fumogeni e assembramenti piuttosto che ascoltare esperti del settore e rappresentanti legittimati.

Ma i problemi restano. Sull’area Cavallotti-Buontalenti-Mercato centrale si fanno per esempio molte chiacchere, si girano molti video fai-da-te e si improvvisano riunioni nei bar, mentre oltre 300 imprese hanno registrato, nelle ultime due settimane, un calo medio di incassi del 30% per il solo fatto che l’intera area non è più raggiungibile con gli scooter.

Cosa risponde il Comune? Quali proposte per una città più curata, più sicura, economicamente più vivace?

Confesercenti Livorno, Confcommercio Livorno 

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