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Si ferma l’auto in autostrada: “Salvati da un angelo”

Mercoledì 31 Agosto 2022 — 13:25

Nella foto, inviataci dalla nostra lettrice, Lisa e il figlio all'arrivo alla stazione di Livorno in treno dopo la disavventura in auto

La disavventura di una livornese durante il rientro a Livorno da Gardaland: "Un signore con il gilet fosforescente mi ha spinto l'auto fino alla sosta sos. Vorrei che questo articolo diventasse virale affinché possa arrivargli il mio grazie". Lisa e il figlio sono tornati a casa in treno

“Oggi ho conosciuto un angelo, non uno di quelli veri ma per me un vero e proprio angelo che mi ha aiutato nel momento del bisogno. Vorrei che questo articolo diventasse virale affinché possa arrivargli il mio grazie”. Inizia così la lettera che ha inviato a QuiLivorno.it la nostra lettrice Lisa. Una lettera per ringraziare l’automobilista che intorno alle 5,50 del 30 agosto l’ha soccorsa in autostrada ritornando da Gardaland. Esattamente sulla A1 all’altezza dell’uscita Firenze Scandicci prima della SoS 283. E’ qui che è iniziata la disavventura per Lisa, alla guida della sua auto, e suo figlio ma è anche qui che ha conosciuto il suo “angelo”. “Dopo essermi fermata qualche ora a riposare in un autogrill verso le 5,50 ero quasi arrivata all’uscita di Firenze Scandicci quando mi si è fermata la macchina. Sono riuscita a spostarmi a destra nella corsia di emergenza ma comunque a bordo strada dove passavano a gran velocità camion e tir. Ho chiamato subito il carroattrezzi. Poco dopo mi vedo arrivare un ragazzo/uomo a corsa, forse un camionista, con il gilet quello fosforescente (non ricordo se giallo o arancione). Mi chiede se ho bisogno di aiuto e che problema ha l’auto. Io gli dico che non lo so, a quel punto mi chiede se voglio che entri in macchina per vedere qual è il problema. Acconsento. Mi dice che probabilmente è la frizione poi si offre di spingermi la macchina fino alla sosta sos numero 283. Io gli dico di sì e lui mi porta la macchina per qualche centinaio di m (l’ultimo pezzo perfino in salita). Poi mi saluta. Non so che dire. Lo ringrazio e se ne va. Per me quel signore mi è apparso come un angelo nel momento del bisogno. Vorrei ringraziarlo pubblicamente e augurargli tutto il bene di questo mondo e vorrei che la storia diventasse virale perché credo che non tutti si sarebbero fermati su un autostrada rischiando per aiutare un auto in difficoltà”. Com’è finita la disavventura? “Il signore se ne è andato e dopo una mezz’oretta è arrivato il carroattrezzi che ci ha portato al meccanico, il meccanico gentilmente ci ha portato alla tranvia e da lì sono arrivata alla stazione di Firenze s.m.n. dove ho preso il treno per Livorno”.

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