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Shop online, brand e una “foto” all’aeroporto di Pisa. Ecco la mia ricetta guardando a Tolone e Lisbona

Venerdì 26 Maggio 2017 — 11:55

Puntiamo sul turismo! Prendendo spunto dalla puntualizzazione del nostro sindaco su Facebook sulla riforma dell’ufficio del turismo in piazza Grande e sul cambio di mentalità che deve assumere questa città nei confronti dei turisti colgo l’occasione per sottolineare come ciò rappresenti la più importante fonte di rilancio di questa città. In un panorama europeo dove viaggiare è diventato accessibile alla maggior parte delle persone grazie anche a voli low cost e siti che offrono alloggi a prezzi stracciati Livorno deve puntare assolutamente a trattenere la maggior parte dei turisti e proporre loro servizi e strutture all’altezza di una città come la nostra. I due punti focali dove concentrare l’attenzione per farci una buona pubblicità territoriale sono tre: la stazione marittima, l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa e infine proprio l’ufficio del turismo. Mi vorrei concentrare sulla questione pubblicità in aeroporto. Quando si parte o si arriva a Pisa non c’è niente che promuova la nostra città. Trovo incredibile che una città del nostro spessore e specialmente d’estate non sia minimamente presente nel maggior scalo toscano per passeggeri. Qui troviamo pubblicità di comuni molto meno turistici dei nostri che comunque grazie a questo espediente riescono ad attrarre una quantità di turismo incredibile se si pensa al numero di abitanti e luoghi di interesse nettamente inferiori a noi. Quindi primo passo per quanto mi riguarda è quello di proporre una “fotografia” del nostro mare e della nostra ospitalità all’interno dei terminal pisani e di promuovere in questo luogo la nostra città. Lo stesso discorso per quanto vale il terminal dove si noleggiano le auto in aeroporto. Livorno non esiste. Ci sono mappe delle più disparate località. Insomma sembra che Livorno non esista una volta atterrati a Pisa.
Il secondo punto venuto fuori in questi giorni è quello di capire cosa offrire ai turisti una volta arrivati a Livorno. Attualmente il punto turistico non riesce a gestire un flusso così numeroso di turisti specie se il turista “tipo” che passa per Livorno è il turista che apre google e legge le recensioni che i numerosi siti di turismo danno sulla nostra città. La risposta la possiamo trovare guardandoci intorno. Guardiamo cosa hanno fatto altre città delle dimensioni della nostra e con il nostro stesso carattere marittimo. A volte si può copiare con orgoglio da chi è riuscito a realizzare qualcosa di positivo e fare un test. Città spagnole come Tarragona (155.000 ab), francesi come Tolone (167.000 ab) etc. Qualcuno potrebbe andare a vedere cosa propongono città grandi come la nostra in termini di servizi ai turisti. Per cambiare qualcosa questa amministrazione ha bisogno di persone che abbiano viaggiato e visto posti. Persone con la mentalità aperta all’accoglienza e che sappiano come gira il mondo fuori di qui ma che soprattutto abbiano a cuore questa città come me e i livornesi. Abbiamo riqualificato l’area cantiere navale anche se manca quello spirito di porto vissuto, inteso come numerosi tavoli all’aperto dove gustare menù labronici e cucina toscana. Vedi altre città. Le catene in questo caso non aiutano a trattenere i turisti e rimane zona morta turisticamente. Dobbiamo riqualificare e sfruttare assolutamente il mercato centrale. Nelle altre città europee dove sono presenti mercati coperti viene proposta la formula dello street food sotto un comune consorzio che lega le varie attività presenti all’interno. Madrid, Lisbona, Budapest etc etc etc. Ma anche la stessa Firenze. Questa è la proposta di Lisbona http://www.timeoutmarket.com/en/concept/. Praticamente identico al nostro Mercato delle Vettovaglie. Serve un brand. E che il Comune crei una coop. Poi il resto lo faranno i turisti. Credo che in una città come la nostra dove è ancora tutto da fare si possa puntare al meglio ma va sottolineato come una vera risorsa per creare occupazione anche a livello giovanile arrivi proprio dal turismo. Va rivisto il sito del turismo, creare una grafica più chiara e con meno testo e più foto. All’interno andrebbe creata una serie di facilities per il turista e creare una versione mobile. A tutto questo aggiungendo uno shop di beni e servizi online targato comune di Livorno. Vedi il sito del turismo della città di Tolone. http://toulontourisme.com/. Indicare le vie dello shopping e creare una card convenzionata in molti esercizi storici e di interesse comune. Il territorio va connesso e creare legami di mutuo guadagno. Un ultimo aspetto che vorrei sottolineare è la mancanza totale per il turista di un punto dove vendere i prodotti legati al nostro territorio Livorno e provincia ricco di aziende nel settore alimentare e non. Il citato nuovo punto di accoglienza al turista dovrebbe anche offrire una sorta di merchandise legato alla nostra città, alle nostre origini e far capire a chi mette piede a Livorno che c’è una organizzazione alla base di tutto. In altre città all’interno degli uffici turistici ti vendono di tutto e il turista se deve scegliere fra una maglia di una catena o un prodotto a km 0 legato al territorio credo che scelga quest’ultimo. Notare infatti come il conad in via Grande venga preso d’assalto dai turisti d’estate in cerca di prodotti tipici toscani. Dobbiamo cambiare il passo e far si che le famiglie e i turisti rimangano nella nostra città per più di un pomeriggio da trascorrere sperduti per via grande e i canali deserti della venezia alle due del pomeriggio. Insomma c’è da rimboccarsi le maniche e dare un futuro turistico a questa città. Anche con il contributo di noi cittadini che siamo sempre pronti a mettersi in gioco.

Francesco Ferretti

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