Saldi Invernali 2025 al via il 4 gennaio
Il direttore Pieragnoli: “Le vendite di fine stagione non possono essere l’unico sostegno al settore. Dobbiamo valorizzare il negozio fisico, una risorsa chiave per il presidio del territorio e per la diversificazione dell’offerta”
“Il settore dell’abbigliamento al dettaglio continua ad affrontare sfide significative”, afferma Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Livorno. “Nel 2024 i consumi nel comparto moda hanno avuto un andamento altalenante: segnali di ripresa nei periodi di alta stagione si sono alternati a crescenti difficoltà per i piccoli negozi indipendenti e multimarca, stretti tra la concorrenza dell’e-commerce e delle grandi catene, e il calo del potere d’acquisto delle famiglie”. Nonostante tutto, i saldi rimangono un’opportunità importante sia per i consumatori, che possono acquistare capi di qualità a prezzi ridotti, sia per i commercianti, che puntano a recuperare parte del fatturato. “Le vendite di fine stagione, però, non possono essere l’unico sostegno al settore. Dobbiamo valorizzare il negozio fisico, una risorsa chiave per il presidio del territorio e per la diversificazione dell’offerta”, sottolinea Pieragnoli.
Il fenomeno dei “saldi permanenti”
Pieragnoli evidenzia le insidie delle promozioni online costanti, definite “saldi permanenti”. “Le piattaforme digitali sfruttano meccanismi psicologici come l’urgenza e la scarsità per spingere all’acquisto impulsivo. Promozioni a tempo limitato e offerte apparentemente irripetibili portano spesso a spese maggiori piuttosto che a veri risparmi”. Secondo il direttore di Confcommercio Livorno, “è fondamentale capire se questi sconti garantiscano un reale vantaggio per il consumatore o siano solo strategie di marketing”. Pieragnoli sottolinea anche come la trasparenza introdotta dalla Direttiva Omnibus, che impone l’indicazione del prezzo precedente accanto allo sconto applicato, rappresenti un passo avanti. “Questa normativa è utile sia per il consumatore sia per i commercianti corretti, che ora possono evidenziare la reale convenienza delle loro offerte”. Pieragnoli si dice comunque fiducioso: “I consumatori stanno tornando a orientarsi verso il valore effettivo dei beni e a valutare meglio le proprie necessità. I saldi nei negozi fisici continuano ad attrarre per la fiducia personale che si instaura con il commerciante”.
Dati e tendenze sui saldi 2025
Secondo un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research, il 63,8% dei consumatori ha intenzione di acquistare durante i saldi. Tra chi non parteciperà, uno su due lo farà per risparmiare e uno su tre a causa del peggioramento della propria situazione economica. Gli articoli più richiesti saranno capi di abbigliamento (95,2%) e calzature (86,3%), seguiti dagli accessori (46%). Pelletteria e articoli di valigeria registreranno i maggiori incrementi rispetto allo scorso anno (+7,8 punti percentuali). L’85% dei consumatori destinerà un budget inferiore ai 200 euro, in linea con il 2024. Infine, i negozi di fiducia si confermano il canale di acquisto preferito (47,6%), seguiti dall’online (38,7%).
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