Rivoluzione trasporto pubblico. Pci: “Piano da rivedere. Ecco perché”

In merito alla proposta dell’Assessore Vece sulla ri-organizzazione del trasporto pubblico locale cittadino, ci pare che concentrare il maggior numero dei bus sulle linee ad alta mobilità LAM sia sbagliato. Ne gioverebbero solo chi abita lungo i loro percorsi senza parlare poi della criticità di quella che sostituirà l’attuale linea 2 che una volta arrivata alla Rosa proveniente dalla stazione Centrale si dividerà in tre tronconi, uno di questo sostituirà l’attuale linea 6 arrivando sino la Scopaia oltre la ferrovia. Si corre il rischio dato il traffico sull’Aurelia cittadina di veder arrivare insieme 2 o 3 bus con la conseguente attesa per gli utenti di tanti minuti dopo causa il vuoto nella frequenza dei bus stessi. Il resto della rete urbana potrebbe vedere un taglio cospicuo di corse tutte invece concentrate sulle LAM 1 e 2. Allora verrebbe favorito l’utilizzo del mezzo privato visto che è possibile sostare anche nelle ZSC con gli stalli blù a pagamento anche per i residenti come deciso di recente. Proponiamo come PCI che la nuova rete urbana di Livorno tenga di conto anche d’un’integrazione bus-ferrovia utlizzando le stazioni ferroviarie che si trovano nel nostro territorio comunale come Quercianella, Antignano e costruendone una nuova tra i quartieri La Rosa, Scopaia e La Leccia potendo utilizzare i treni regionali come una metropolitana creando biglietti ed abbonamenti a tariffa integrata treno-bus ed utilizzando i parcheggi della zona commerciale Nuovo Centro che sono sotto utilizzati ed in stato di forte degrado urbano. Tutto questo in attesa di sapere definitivamente chi dovrà gestire nei prossimi anni il trasporto pubblico nella Nostra regione dato che per ora la gara si svolge da anni nelle aule dei tribunali tra corsi e ricorsi
Partito Comunista Italiano
Federazione di Livorno