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Noi, angeli nelle emergenze. E dopo?

Lunedì 23 Gennaio 2017 — 16:33

Siamo i professionisti del soccorso, ne siamo orgogliosi e facciamo il nostro lavoro con tutta la forza che abbiamo nel cuore (continua)

Riceviamo e pubblichiamo la lettera-sfogo del corpo dei vigli del fuoco che da una parte mette l’accento sulle problematiche (economiche e non solo) della categoria, dall’altra sull’attenzione mediatica che i pompieri ricevono solo quando si parla di loro nelle emergenze (clicca qui – anche Livorno nei soccorsi all’hotel Rigopiano. Guarda i VIDEO).

La lettera-sfogo – Siamo i professionisti del soccorso, ne siamo orgogliosi e facciamo il nostro lavoro con tutta la forza che abbiamo nel cuore. Ci chiamano “angeli”. La gente, ci abbraccia, ci bacia, siamo la loro speranza. Ma, sul serio, noi non ci sentiamo eroi, facciamo il nostro mestiere. Aggiungendo alla professionalità, anche calore. Il minimo nei confronti di persone che stanno vivendo un dramma. Siamo sempre in prima linea, pronti ad aiutare tutti che sia umano o animale, in qualsiasi situazione o ambiente si trovi. Affrontiamo ogni giorno il lavoro, con entusiasmo e passione e nel gruppo  trasmettiamo la stessa cosa ai colleghi più giovani, facendo in alcuni casi soprassedere a certe situazioni di disagio in cui l’amministrazione ci fa ritrovare. Come segretario provinciale del sindacato Confsalp Vigili del Fuoco di Livorno, noto il risalto che abbiamo in queste ore in tutti i media nazionali e internazionali, pieni di immagini di vigili del fuoco intenti a recuperare i sopravvissuti dell’Hotel Rigopiano. Mi preme far notare che i Vigili del Fuoco di Livorno, sin dalle prime scosse del mese di agosto 2016, stanno inviando nelle zone del sisma, con rotazione settimanale, 10 unità operative qualificate in varie specializzazioni di soccorso. Mantenendo sempre garantito il Soccorso Tecnico Urgente in tutta la provincia di Livorno, talvolta richiedendo al personale libero dal servizio i rientri per coprire le squadre. Da quando sono peggiorate le condizioni climatiche nelle zone del sisma, siamo in una situazione logistica surreale, con tende sepolte dalla neve, al freddo e con capi di vestiario e calzature non adatti a ghiaccio e neve. Gli stessi che usiamo quotidianamente per spegnere gli incendi.

Tra i commenti che circolano, tanti evidenziano lo stipendio medio-basso al fronte del quale si chiede a questi uomini di mettere a rischio la propria vita per salvarne altre. Quanto guadagna un vigile del fuoco nel 2017? Da più di sette anni, siamo senza contratto, da anni non si fanno più concorsi, turn over, assunzioni di giovani. Eppure nei talk show, sulle pagine dei grandi giornali si parla troppo poco di questi aspetti. Di fronte a queste immagini e a queste polemiche, che uniscono il nostro orgoglio per il lavoro che facciamo, alla rabbia per la mancanza di meritocrazia anche nella distribuzione della ricchezza. Chiediamo di fare in modo che si possano superare le disparità economiche che esistono oggi anche tra i vari corpi della sicurezza pubblica, assicurando in particolare ai Vigili del Fuoco tangibili benefici economici, insieme al rinnovo dei mezzi e delle attrezzature. Finita la fase acuta dei soccorsi, quando si spegneranno ancora una volta i riflettori, non dimentichiamo di questi “angeli” che rischiano la vita ogni giorno.

Marco Bulli Segretario Provinciale Confsal Vigili del Fuoco Livorno

 

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