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Mi trasferisco per lavoro e quando ritornerò Livorno sarà migliore?

Giovedì 22 Dicembre 2016 — 11:56

Caro sindaco,
le scrivo per condividere con lei una mia riflessione. A febbraio mi trasferirò in Inghilterra per lavoro; dal momento che ho con la mia città e con il nostro mare un forte legame, cercherò di tornare in visita quando possibile e mi sono chiesto come troverò la mia città durante i miei prossimi rientri.
Forse troverò qualche rotatoria in più, qualche metro di carreggiata in meno e qualche fila laddove prima si scorreva, ma spero di trovare una città in rinascita, meno degradata e degradante, con più rispetto, senso civico e solidarietà. Tuttavia, non avendo la sfera di cristallo, non posso far altro che attendere e sperare nel meglio.
Credo invece di sapere con buona approssimazione cosa troverò riguardo ai tanto odiati permessi delle ZTL e ZTC. Dalle 20 in poi – come si evince dalla vostra “chiamata al portafoglio” – tutto resterà com’è stato finora: sarà una corsa al posteggio per cercare di parcheggiare prima che i non residenti occupino (magari già dalle 19) i già pochi posti disponibili per raggiungere, giustamente peraltro, ristoranti e locali disponibili nelle zone limitrofe. Dalle 8 alle 20 invece, i posti che già tuttora fisiologicamente si liberano perché chi lavora altrove lascia lo stallo per recarsi a lavoro diventeranno occupabili, previo pagamento, da chi vorrà usufruirne, replicando, nel peggiore dei casi, la condizione della sera anche durante il giorno; cosa in netto contrasto con la tanto sbandierata creazione di nuovi posti.
Se invece i nuovi stalli blu resteranno perlopiù vuoti, come peraltro già accade nei parcheggi multipiano, la grande rivoluzione della mobilità sarà valsa a poco o nulla perché non servirà neppure a rilanciare gli esercizi commerciali del centro, ma solamente ad incassare i proventi della nuovo tributo.
I controlli come annunciato si faranno sicuramente più fitti, su questo non c’è dubbio, ma nuovamente ciò non sarà “fruibile” per i molti che durante il giorno si troveranno, che novità, a lavoro. Non parliamo poi di chi ha un esercizio commerciale o dei professionisti che lavorano o prestano servizio in tali zone. I dati sulle rinunce sono oggettivi.
Molti cittadini, dalla cui parte dite di essere, si ritroveranno in buona sostanza a pagare una cifra molto alta ed in alcuni casi proibitiva per avere una situazione persino peggiore di quella attuale, sebbene quest’ultima fosse perfettibile.
A nulla sono valse le rimostranze di coloro che hanno espresso perplessità, malcontento e rabbia; salvo poi interpellare gli stessi per sapere le loro preferenze su dove rilocare la statua del Villano.
Questa lettera sarà una goccia in un mare di proteste, ma tant’è… Il motto era “rivoluzione dal basso” e “uno vale uno”: tanto vale provarci. Del resto a qualcuno è andata bene.

Andrea Mannocci

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