Marcucci e Pieragnoli: “Commercio, serve un piano di rilancio”
Il commercio al dettaglio nella provincia di Livorno continua a subire trasformazioni significative, come evidenziato dai dati della Camera di Commercio elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio. Alla fine del 2024, il numero di attività commerciali mostra una contrazione rispetto agli anni precedenti, segno delle difficoltà che il settore sta affrontando tra crisi economica, concorrenza dell’e-commerce e cambiamenti nelle abitudini di consumo. Secondo le rilevazioni, il comparto del commercio al dettaglio ha visto una riduzione delle imprese attive, passando da 1.759 nel 2019 a 1.500 nel 2024, con una perdita di oltre 250 esercizi. Questo calo riguarda in particolare gli esercizi non
specializzati, che scendono da 103 a 65, segnalando una tendenza che privilegia sempre più i grandi centri commerciali e le piattaforme online rispetto ai negozi tradizionali di vicinato. Nonostante il trend negativo, alcuni settori mostrano una maggiore resilienza. Alcune attività specializzate e di nicchia riescono a mantenere il proprio spazio nel mercato, puntando su qualità e personalizzazione dell’offerta. Tuttavia, la situazione impone una riflessione sulle strategie da adottare per supportare il commercio locale. “La crisi del commercio di prossimità è un dato di fatto, ma non possiamo arrenderci. È necessario un piano di rilancio che tenga conto delle esigenze degli
imprenditori, incentivando investimenti in digitalizzazione, formazione e promozione del territorio”, afferma la presidente della Confcommercio provinciale Francesca Marcucci. Il direttore Confcommercio Livorno ribadisce l’importanza di un dialogo costruttivo con le istituzioni per mettere in campo misure di sostegno adeguate. “L’introduzione di agevolazioni fiscali, la semplificazione burocratica e incentivi per l’innovazione potrebbero rappresentare un’opportunità concreta per dare nuova linfa al commercio cittadino. Stiamo colloquiando con l’assessorato al commercio proprio su questi punti”. Più in particolare, per arginare il fenomeno della desertificazione commerciale e rafforzare le
economie locali, Confcommercio propone una serie di interventi nell’ambito del progetto Cities:
Rigenerazione dello spazio pubblico e dei quartieri, per rendere le città più attrattive per il commercio;
Mobilità e logistica sostenibili, favorendo una città di prossimità con servizi più efficienti per residenti e commercianti;
Patti locali per la riapertura dei negozi sfitti, incentivando nuove aperture e il riutilizzo degli spazi;
Politiche per il commercio più efficaci attraverso le tecnologie digitali, per supportare la competitività delle piccole imprese.
L’analisi dei dati dimostra che c’è ancora spazio per il commercio di qualità. La sfida dei prossimi anni sarà quella di rafforzare il tessuto commerciale locale, promuovendo un modello sostenibile che valorizzi le eccellenze del territorio e offra nuove opportunità agli imprenditori.
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