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“L’importanza di donare il sangue”

Mercoledì 20 Luglio 2016 — 12:15

Mai come in questi giorni in Italia si è capita l’importanza della donazione di sangue. Sulla scia dell’emozione suscitata dal tragico incidente avvenuto in Puglia, abbiamo assistito ad un vero e proprio “assedio” dei centri trasfusionali, in particolar modo di quelli pugliesi, da parte di persone che spontaneamente si sono presentate per donare. A centinaia di chilometri di distanza, più persone nell’arco di poche ore si sono messe in contatto con Avis Toscana per chiedere informazioni su come e dove donare.
Nelle comunicazioni ricevute dal Centro Nazionale Sangue si legge che la Bacheca nazionale per le Maxi-emergenze, istituita come strumento per il coordinamento dei meccanismi di compensazione e scambio interregionale di unità di sangue in caso di eventi straordinari, ha tempestivamente reso disponibile una scorta di sangue “da parte di Regioni limitrofe alla Puglia (Campania e Lazio).
Le necessità di sangue sono state tuttavia soddisfatte grazie al gesto generoso e alla disponibilità dei donatori volontari della Regione Puglia che si sono recati numerosissimi presso le Strutture Trasfusionali per effettuare la donazione.”
Questo non può che rendere orgogliosi tutti i donatori di sangue. Siamo un popolo generoso, capace di reagire d’impeto e determinazione quando serve. Ma siamo anche un popolo molto organizzato, penso alla tempestività dei soccorsi, ma penso anche che pochi giorni fa è stata sancita l’intesa di Conferenza Stato-Regioni proprio sul piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze.
Il risvolto della vicenda è che oggi siamo tutti più consapevoli di quanto sia complessa la “macchina” trasfusionale in Italia. Per far sì che nel nostro Paese siano garantiti, sempre e a tutti, il diritto alle cure sanitarie, e quindi anche alla trasfusione di sangue, plasma e emocomponenti, occorre che si compia un piccolo passo in più, facendo diventare la donazione un atto di altruismo normale e non eccezionale. Questo, ovviamente per chi può farlo.
Ci servono donatori che rendano la donazione parte del loro stile di vita e modo di essere cittadini. Mi riferisco a donatori che, rispettando gli intervalli previsti dalla normativa vigente, si sottopongano ai colloqui medici, agli screening e alla donazione regolarmente. Il donatore che dona una volta e via, aiuta nel momento, ma non a lungo termine. E noi abbiamo bisogno di guardare avanti nel tempo per garantire le cure a chi ha più bisogno di noi.

Adelmo Agnolucci, Presidente AVIS Regionale Toscana

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