“Incursione” alla Coop, sindaco e assessore: “Fatto grave e rischioso”
Salvetti e Raspanti: "Continuiamo a sostenere i nuclei in difficoltà, ma non riconosciamo valore politico a un’azione di forza non solo sbagliata, ma anche molto rischiosa"
Sindaco e assessore al sociale hanno incontrato alcune delle donne protagoniste del gesto di sabato 3 aprile. Unicoop: "Amareggiati e spiazzati. Messe in campo molte iniziative fin dall'inizio della emergenza covid"
Il sindaco Luca Salvetti e l’assessore al sociale Andrea Raspanti, il 6 aprile, hanno incontrato alcuni dei protagonisti della “incursione” di sabato 3 aprile alla Coop di Porta a Terra. Nel corso dell’incontro, come si legge nel comunicato inviato dal Comune, l’amministrazione ha sottolineato “la gravità di quanto accaduto (sono state fermate con la merce non pagata nei carrelli, ndr) ribadendo la disponibilità del Comune a continuare a sostenere i nuclei in difficoltà attraverso i canali istituzionali predisposti, ma non a riconoscere valore politico a un’azione di forza non solo sbagliata, ma anche molto rischiosa”.
Contattati da QuiLivorno.it, da Unicoop Tirreno fanno sapere che “per noi è stata una giornata pesante. Quella che doveva essere una manifestazione si è trasformata in un atto molto forte. Alcuni colleghi che hanno cercato di fermare le persone uscite senza pagare sono stati aggrediti verbalmente. Siamo rimasti amareggiati e spiazzati. Dall’inizio dell’emergenza covid abbiamo iniziato a collaborare con le istituzioni e con ben 13 associazioni di volontariato livornesi per varie iniziative come i carrelli solidali (da ottobre ad oggi raccolti 30mila chili di prodotti alimentari) e ausilio per la spesa (consegna gratuita a domicilio della spesa per anziani e disabili). Inoltre accettiamo i buoni alimentari del Comune. Dopo quanto accaduto stiamo valutando se sporgere denuncia”.
“Siamo consapevoli della drammaticità del momento – spiegano il sindaco e Raspanti – e siamo quotidianamente al lavoro da mesi per garantire un sostegno a tutti coloro che faticano a provvedere al fabbisogno quotidiano attraverso pacchi alimentari, spese, carte prepagate, contributi per bollette e spese sanitarie non mutuabili. Stiamo sostenendo uno sforzo straordinario con centinaia di interventi ogni mese, ma è ovvio che il Comune non può sostituirsi al mercato del lavoro e allo Stato centrale, può solo tamponare i bisogni urgenti”. Sindaco e assessore hanno ripetuto alle persone incontrate come richiedere l’aiuto del Servizio Sociale. Alcune di loro ne erano consapevoli per aver più volte ricevuto contributi, altre erano maggiormente disorientate. “Tutte – riferiscono Salvetti e Raspanti- hanno espresso la loro preoccupazione per le conseguenze del gesto, a loro dire non comprese in pieno inizialmente”. “Non sta a noi – concludono sindaco e assessore – esprimerci nel merito dei possibili risvolti giudiziari di questa spiacevolissima vicenda. La nostra volontà è portare avanti un’opera di mediazione sociale più che mai fondamentale in un momento di forte tensione come quello che stiamo attraversando, anche in previsione dei prossimi mesi, che si annunciano delicati, affinché non dobbiamo più assistere a simili episodi”.
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