Forza Italia: “Vicenda Aamps, ennesima vicenda gestita in maniera imprudente”

E’ noto a tutti il brocardo latino per cui “quando si esce dall’alveo del diritto tutto diventa incerto”, evidentemente non per i 5 Stelle, ribellisti e giustizialisti (quando non tocca ai loro) ma alla prova dei fatti non inclini al rispetto delle leggi, anche di quelle chiare e non interpretabili. Il combinato disposto degli artt. 198, c. 1, del d.lgs. n. 152/2006 e 68 della L.R. Toscana n. 77/2013, assunto a referente dal T.a.r. Toscana nella sentenza n. 1367/2017 di accoglimento del ricorso dell’ATO Toscana Costa, è chiaro nello stabilire che dopo l’avvio della gestione unitaria dell’ambito ottimale (ATO) le attribuzioni comunali in materia di rifiuti cessano, con la conseguenza che i Comuni non possono più disporre del servizio. E’ per questo che riguardo alla vicenda AAMPS Forza Italia è stata sin dall’inizio contraria al concordato preventivo in continuità, chiedendo che fosse affidato un incarico ad un advisor competente nel settore rifiuti, per la valutazione dell’effettiva consistenza patrimoniale degli assets aziendali congiuntamente alla definizione di un serio Piano Industriale, che l’allora  management  non era riuscito a formulare e contestualmente di un Piano di salvataggio; ciò, al fine di farsi trovare pronti per l’ineludibile (se non altro sotto il profilo normativo) conferimento del complesso aziendale a valori di mercato in ReteAmbiente. Ciò, costretti dalla scellerata e miope politica del PD, che, imperando anche a Livorno sino al 2014, ha utilizzato le municipalizzate come contenitori da riempire con uomini di apparato, con le capacità come optional, e in funzione soltanto del ritorno del voto, aveva fatto di Aamps una formidabile macchina da guerra nel produrre debiti e perdite, con le conseguenze drammatiche subite dai lavoratori e dall’intera città. I formidabili 5 Stelle livornesi hanno invece voluto stupire con effetti speciali e, non paghi del ricorso promosso da ATO Toscana Costa davanti al Tar Toscana per l’annullamento delle delibere con cui Consiglio comunale e Giunta manifestavano l’intenzione di interrompere il percorso di conferimento di AAMPS in RetiAmbiente, con la delibera della Giunta n. 16/2017 hanno addirittura modificato il contratto di servizio con la stessa AAMPS, eliminando la clausola che faceva discendere la risoluzione del rapporto al momento dell’inizio dell’attività del Gestore unico d’Ambito stabilendo, unilateralmente, che lo stesso affidamento sarebbe cessato soltanto al 31.12.2030! In sintesi, la Giunta pentastellata, in presenza di una normativa che depone chiaramente in senso contrario e di un ricorso al Tar già pendente, ha stabilito che AAMPS avrebbe mantenuto il servizio, a prescindere da qualsivoglia accadimento futuro, sino al 31.12.2030; ciò, solo e soltanto, per ottenere l’ammissione di AAMPS al concordato preventivo. Ci vuole grande coraggio poiché tutti sanno che una pretesa contraria alla legge non può poi essere giustificata da una domanda di ammissione al concordato e neppure dall’avvenuta approvazione della stessa! La sentenza del T.a.r. Toscana n. 1367/2017 potrà essere impugnata davanti al Consiglio di Stato, magari la Giunta pentastellata lo farà, ma sin da subito, dato che il Gestore unico avrà la gestione del servizio rifiuti anche a Livorno, ci sarà da capire quali saranno le sorti del concordato in atto, approvato su un presupposto ritenuto dal Giudice amministrativo contrario alla legge e per il quale i livornesi hanno già dato, e molto, a titolo di spese legali e tecniche, per i consigli di amministrazione del nuovo CdA di AAMPS, per i crediti rinunciati. Ad oggi non è dato sapere, ma, se non le dimissioni del Sindaco Nogarin dopo l’ennesima vicenda gestita da dilettante allo sbaraglio, l’auspicio è che una volta tanto i 5 Stelle provino a rimanere nell’alveo del diritto.

FORZA ITALIA

Stefano Mugnai (Coordinatore Regionale), Paolo Barabino (Responsabile EE.LL.), Maristella Bottino (Coordinatore provinciale), Elisa Amato (capogruppo consiliare)