“Ok all’abbassamento della Tari”

“Dopo anni di attese vane e speranze disilluse, dopo incontri e richieste da parte delle nostre categorie, oggi arriva un segnale importante”, parola di Pieragnoli di Confcommercio. Che prosegue: “Se venisse confermato da ulteriori azioni concrete dell’assessorato, un abbassamento della Tari e la revisione del carico tariffario tra le categorie delle utenze non domestiche costituirebbero un primo passo verso il riconoscimento delle esigenze espresse da anni dai ristoranti e pubblici esercizi. Il passaggio al “pago quanto produco”, oltre a essere una scelta razionale e che viene incontro alla normativa europea, verrebbe incontro alle difficoltà delle piccole imprese che si trovano a sottostare a tutta una serie di tributi sproporzionati per il loro business. Il piccolo commercio ha subito un contraccolpo per la crisi economica molto ampio e duraturo. Sulle prime è diventato una specie di ammortizzatore sociale, un bacino di occupazione per tanti disoccupati che si sono da un giorno all’altro dovuti reinventare imprenditori. Il ridimensionamento dei tributi per ristoranti e bar una misura in favore del lavoro e contro la desertificazione dei centri. Confcommercio lo chiede a gran voce: abbassamento del carico fiscale e tributario per gli imprenditori. A questo punto ci rendiamo completamente disponibili per un confronto diretto con l’assessorato e gli uffici competenti, per entrare nel merito del piano sui rifiuti e portare le nostre esperienze e conoscenze in materia. Ricordiamo, ad esempio che un’altra categoria da considerare per il ribilanciamento della Tari è quella dei fioristi, che soffre molto dell’attuale tassazione, producendo per altro rifiuti urbani o assimilabili agli urbani”.