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Confcommercio: “In zona via Grande esercenti esasperati costretti a togliere le sedie di notte”

Martedì 6 Settembre 2022 — 15:35

Il direttore Pieragnoli: "Titolari di bar e ristoranti tolgono le sedie per evitare che la notte i dehors di trasformino in bivacco. Dequalificazione più preoccupante dei pur gravissimi episodi di microcriminalità. Proporremo più controlli e più coinvolgimento delle attività"

“Purtroppo – scrive Confcommercio in una nota del 6 settembre – a minacciare la qualità della vita e e la sopravvivenza delle imprese nei nostri centri urbani sono sempre di più i fenomeni di dequalificazione dei centri stessi. Una dequalificazione che non dipende certo dagli imprenditori stessi, che si sono industriati per investire nei miglioramenti dei locali e del servizio anche in tempi di grossa crisi pandemica e energetica. I valori sociali e culturali di cui i nostri centri dovrebbero essere espressione affrontano sempre più gravemente una perdita di senso e quelli che dovrebbero essere, se non i cosiddetti “salotti buoni”, quantomeno punti di aggregazione cittadina e turistica rischiano di diventare spazi di degrado e trasandatezza”. Prende la parola il direttore della Confcommercio provinciale Federico Pieragnoli: “Anche il 6 settembre abbiamo ricevuto diverse telefonate da parte di esercenti esasperati dall’indecenza in cui versano le strade e le piazze più centrali di Livorno. Tolgono le sedie per evitare che la notte i dehors di trasformino in bivacco, ma non serve a nulla. Il 6 settembre dormivano stesi sui tavoli, hanno documentato titolari di bar e ristoranti di zona via Grande. Si tratta purtroppo di giovani e giovanissimi non di senzatetto. Qui non parliamo solo del decadimento commerciale e turistico delle città che consegue al proliferare della microcriminalità e dell’insicurezza, parliamo di un imbarbarimento nei costumi di cittadini che mi sembra fin più preoccupante dei pur gravissimi accoltellamenti, furti, risse. E non si tratta certo di un drink del fine settimana bevuto in compagnia e in allegria, semmai di consumo incontrollato e dannosissimo”. “Siamo di fronte – continua Pieragnoli – ad un ulteriore aggravamento rispetto a questi temi. Per questo motivo come Confcommercio e Fipe proporremo alle istituzioni di coinvolgere maggiormente le attività economiche nelle città nel miglioramento degli stili di vita, oltre naturalmente a insistere sul controllo del territorio”.

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