Brigate di Solidarietà Attiva in prima linea per l’alluvione
Fin dal primo giorno dell’alluvione presso l’Ex Caserma Occupata le Brigate di Solidarietà Attiva hanno allestito il proprio centro operativo per far fronte alle necessità più impellenti, sia pratiche che di indagine.
“Prima fare poi parlare” è da sempre il nostro modo di agire. Adesso che la fase emergenziale sta pian piano riducendosi, è arrivato il momento di rompere la superficialità del dibattito politico che fino ad ora ha visto protagonisti le istituzioni sia cittadine che nazionali.
La prima settimana ci ha visti impegnati, immediatamente e in maniera massiccia, a fianco della popolazione di tutti i quartieri colpiti dall’alluvione: spalando fango, pulendo detriti (anche dai letti dei fiumi), rimuovendo la mobilia danneggiata e costruendo un sistema solidale di donazione, incluse consegne di beni di prima necessità e di arredamento basilare; dal punto di vista dell’inchiesta , invece, la nostra ricerca è stata piuttosto sotterranea, non sempre ancorata alla discussione ufficiale.
Adesso diviene forte l’esigenza di presentare i risultati delle nostre ricerche, a cui saranno dedicate numerose iniziative pubbliche.
La nostra pagina Facebook è stata quotidianamente aggiornata con report derivati dall’esperienza diretta sul campo; in questi, si cerca di mettere a fuoco elementi diversi: dallo sversamento di materiale tossico proveniente da ENI, che non ha fatto altro che peggiorare la situazione già critica di Livorno, seconda provincia più inquinata d’Italia, fino al comportamento generale dei fiumi labronici prima, durante e dopo la piena. Il sistema idraulico e le casse di espansione poste a Sud di Livorno prima di tutto (in zona Nuovo Centro) alimentano forti sospetti legati a principi di urbanistica e consumo del suolo squilibrati e speculativi.
Identificandoci nell’autorganizzazione, appoggiamo, promuoviamo e partecipiamo attivamente al processo di formazione di comitati autonomi di cittadini, al fine di costruire una vertenza popolare che nel lungo periodo sappia intervenire sulle tematiche della messa in sicurezza del territorio.Abbiamo organizzato anche un’assemblea pubblica cittadina che si svolgerà Martedì 26 Settembre alle ore 17,30 presso i locali del circolo Arci di Collinaia in via Grotta delle Fate.
La nostra ricerca mira all’individuazione di cause specifiche che vadano oltre alla retorica dei “bimbi della mota”, vezzeggiativo che ci fa onore ed omaggio ma che trasforma le criticità in un grande sentimento di commozione che forse, parlando al cuore, toglie lucidità alla testa. La stessa tendenza riduce l’evento meteorologico, seppure straordinario, a semplificazioni naturalistiche e relative al meteo.
Giunge il momento per la città di avere un po’ di chiarezza, che si potrà ottenere solamente con lo sforzo di tutti, di ogni contributo e direzione di indagine, asciugandosi le lacrime e spingendo l’asta della consapevolezza su un livello più alto.
DAL POPOLO PER IL POPOLO
NON PIEGARE UN ISTANTE GIAMMAI
Brigate di Solidarietà Attiva
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