“Noi al concerto di Vasco. Vi raccontiamo una giornata indimenticabile in un luogo leggendario”
Tra i 220mila presenti al Modena Park per il concerto di Vasco Rossi c'erano anche Aurora Vernassa e Giacomo De Mauro, una coppia livornese: "L'emozione più grande è stata sentire Vasco invitare tutti a non avere paura, ricordandoci che l'amore è più forte di ogni altra cosa"
Tra i 220mila presenti al Modena Park per il concerto di Vasco Rossi c’erano anche Aurora Vernassa e Giacomo De Mauro, una coppia livornese. Ad Aurora e Giacomo (che ringraziamo per la disponibilità, ndr) abbiamo chiesto di raccontarci tutte le emozioni vissute nel corso della serata. Ecco cosa ci hanno scritto, oltre ad inviarci le foto che vedete: “Ci proviamo per quanto sia possibile raccontare a parole un evento che, da fan di Vasco, abbiamo aspettato così a lungo! Più che di una serata parlerei dell’intera giornata di sabato, visto che i più coraggiosi sono entrati per conquistare i posti sotto al palco già dal venerdì sera all’apertura dei cancelli (avvenuta intorno alle 21). Il Modena Park è un luogo quasi leggendario, tutti ne hanno cantato a squarciagola grazie a Colpa d’Alfredo e trovarsi lì è stato molto emozionante. Il concerto è stata la celebrazione di una carriera da record (con un concerto da record! Il più alto numero di paganti per un singolo artista – non contano quindi i concerti gratuiti, né i biglietti di festival dove si sono esibiti insieme grandissimi artisti). 220.000 persone erano lì per Vasco, per festeggiare con lui i suoi primi 40 anni passati sul palco. L’atmosfera è stata effettivamente di festa e un plauso va fatto all’organizzazione per aver reso possibile lo svolgimento dell’evento. Almeno per chi, come noi, aveva i biglietti del settore Pit 1 (quello più vicino al palco) c’erano sufficienti aree ombreggiate, punti ristoro e sevizi per tutti. La città di Modena ci ha accolti con il sorriso sulle labbra, quasi incuriosita da quest’orda pacifica che ha invaso le strade della città per raggiungere il parco dalla stazione e dai vari parcheggi situati al di fuori dell’area interdetta al traffico. La scaletta del concerto ha ripercorso tutta la carriera di Vasco attraverso 40 canzoni (per circa 3 ore e mezzo ininterrotte): dall’apertura con colpa d’Alfredo fino all’immancabile chiusura con Albachiara, passando per Bollicine, Siamo solo noi, la commossa dedica a Massimo Riva con Canzone e i successi più recenti. È stato bellissimo il medley al pianoforte di Gaetano Curreri con Silvia, Jenny è pazza, la nostra relazione e Anima fragile. E emozionante è stato rivedere Solieri e Braido, chitarristi storici del Blasco. L’emozione più grande è stata sentire Vasco invitare tutti a non avere paura, ricordandoci che l’amore è più forte di ogni altra cosa e che non dobbiamo cambiare le nostre abitudini e rinunciare a vivere solo perché abbiamo paura. Chi era a Modena Park sa che le polemiche sono state tante, come è inevitabile che sia con eventi di questa portata. Quello che è importante è non giudicare i gusti musicali e le scelte di nessuno. Ognuno è libero di seguire chi preferisce, investire i propri risparmi come meglio crede. Da fan di Vasco posso solo dire che non potevo sperare in qualcosa di diverso e serberò il ricordo di tutte le emozioni di ieri con grande gioia”.
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