Aci: stalli a pagamento? Inutili e dannosi
Secondo l’Assessore al Traffico del Comune di Livorno Vece, le strisce blu costituirebbero uno strumento imprescindibile per favorire il ricambio dei parcheggi. Apprendiamo quindi attraverso gli organi d’informazione locale che lo stesso Assessore avrebbe confermato la ferma intenzione da parte di Palazzo Civico di creare a tavolino qualcosa come all’incirca 10.000-12.000 stalli blu, in aggiunta a quelli ovviamente già esistenti in città.
Eppure l’esempio di Colline e di via di Salviano in particolare, dovrebbe far riflettere sull’inutilità di un’operazione del genere. Infatti, è sufficiente transitare in via di Salviano per rendersi conto che i posti sono sotto occupati, mentre le traverse vicine sono gremite di mezzi parcheggiati in maniera irregolare. Gli automobilisti (siano residenti o meno) non sostano negli stalli blu per evitare di pagare quella che risulta una pura gabella: tutto ciò contribuisce al formarsi di una situazione caotica e un danno economico ai titolari degli esercizi commerciali del quartiere.
E’ chiaro come gli stalli blu abbiano la sola funzione di alimentare le casse comunali con i denari degli automobilisti, privando della libertà di sosta quei cittadini che già ora contribuiscono in maniera determinante all’erogazione dei servizi comuni. E’ naturale che l’Assessore Vece non riuscirà mai a cogliere gli obiettivi che pare essersi prefissato, per il fatto che la rotazione dei parcheggi di fatto non esiste.
Dal punto di vista dell’AC Livorno, un Ente la cui ‘missione istituzionale’ resta in primis quella di tutelare gli interessi dei propri associati nonché i diritti degli automobilisti in generale, tale visione appare invece miope, sbrigativa e soprattutto fuori da ogni logica di effettiva realizzazione.
Se tale operazione andasse in porto, dal prossimo autunno quasi un’intera città non potrebbe più parcheggiare la propria vettura senza dover per forza mettere mano al portafoglio.
Senza contare l’aumento esponenziale del rischio di incappare, anche solo per aver commesso infrazioni ‘veniali’, in una contravvenzione: attraverso l’uso dell’ormai famigerato occhio elettronico fornito dallo Street Control, la Polizia Municipale può infatti ottimizzare i controlli, percorrendo in lungo e in largo la città con l’impiego di molto meno tempo rispetto al passato, pattugliando anche zone periferiche in realtà mai state soggette a particolari disagi legati al traffico.
Proponiamo invece, in via subordinata, di concedere gratuitamente la prima mezz’ora di sosta per permettere ai clienti delle attività commerciali di fare serenamente i propri acquisti.
Ci opponiamo inoltre fermamente alla prossima introduzione, da parte dell’Amministrazione Comunale, di una tassa sul rilascio dei contrassegni per la sosta dei residenti all’interno delle zone a traffico limitato e delle zone a sosta controllata.
L’automobilista, già di per sé economicamente vessato a livello nazionale e regionale tra coperture assicurative, tasse, pedaggi e interventi di manutenzione, sarebbe difatti chiamato ad affrontare un’ulteriore spesa.
Serve maggiore rispetto per il contribuente. Chi si muove su strada, paga a caro prezzo il bene del quale si trova ad usufruire. Cifre alla mano, sono ben 168 i miliardi di euro spesi ogni anno dagli automobilisti italiani, i quali malgrado ciò si vedono costretti a muoversi su una rete viaria obsoleta, carente per quanto concerne l’ammodernamento degli standard di sicurezza, che di conseguenza genera congestione ed incidenti stradali. Concordiamo che anche la categoria automobilisti debba concorrere al finanziamento delle Autorità locali ma siamo parimenti convinti che allo stesso tempo necessiti di essere maggiormente rispettata per tutto ciò che costituisce. Ovvero, una fonte inesauribile di denaro, del quale purtroppo non gode che di un ben limitato e parziale ritorno in termini di benefici.
Franco Pardini
Presidente AC Livorno
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