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Aci: ok multe ma l’assenza di corsie svista imperdonabile

Martedì 28 Febbraio 2017 — 17:12

Non ci è piaciuta la giustificazione fornita dalla Polizia Municipale al fine di motivare il recente inasprimento dei controlli con autovelox a carattere repressivo (continua)

Non ci è piaciuta la giustificazione fornita dalla Polizia Municipale al fine di motivare il recente inasprimento dei controlli con autovelox a carattere repressivo posto in essere lungo il tratto della variante Aurelia che lambisce la periferie livornese. I trasgressori dovrebbero in teoria essere puniti a prescindere: il fornire una pubblica giustificazione per semplice atto d’ufficio, così com’è stato riportato dai media locali. Si sostiene che l’eccesso di velocità sia una delle cause principali che stanno alla base dei numerosi tamponamenti verificatisi lungo il tracciato in questione. In realtà, i sette episodi che si sono susseguiti nell’arco di due mesi non sono poi un dato così anomalo, specialmente se messo in proporzione al volume di traffico in entrata e uscita dalla città che quotidianamente percorre il tratto oggi interessato dai controlli.
A tal proposito, i quotidiani cittadini riportano l’esatto numero delle sanzioni elevate nel corso di questa campagna adottata come strumento deterrente alla cattiva abitudine dell’alta velocità. Secondo il nostro Ente, però, sarebbe molto più interessante e altrettanto utile conoscere con esattezza l’esatto chilometraggio in eccesso che ha fatto scattare ciascuna multa, ovvero di quanto sono stati sforati i limiti attualmente previsti dal Codice della Strada. Qualora si parlasse di pochi chilometri orari, in qualche caso si potrebbe addirittura ipotizzare che lo sforamento in questione non sia stato un atto volontario bensì sia derivato forzatamente dall’esigenza di compiere una manovra di emergenza, di modo da togliersi d’impaccio ed evitare una potenziale collisione con un altro mezzo impegnato in una frenata improvvisa per evitare di essere ‘pizzicato’ dall’occhio elettronico. Quello che ci preme sottolineare è quindi il duplice e ambiguo atteggiamento tenuto sinora dalle Amministrazioni che si sono susseguite alla guida della città nei decenni passati. In tema di controlli e di sicurezza stradale per gli automobilisti, da una parte il Comune di Livorno si è contraddistinto per alcuni provvedimenti a carattere repressivo. Dall’altra invece si è dimostrato addirittura sin troppo permissivo: in primis, nei confronti di un progetto con l’autorizzazione di rampe di accesso fuori da ogni logica di sicurezza.

Come aggravante, sempre per quanto concerne la Variante, l’assenza di un’apposita corsia di emergenza è una svista grave e imperdonabile, solo parzialmente comprensibile in quanto giustificata dai flussi di traffico decisamente inferiori che caratterizzavano gli anni in cui fu realizzata l’opera. Un’apologia limitata peraltro impossibile da replicare se si prende in esame la rampa di ingresso in zona Porta a Terra: l’opera è molto più recente e non ci sono giustificazioni per l’aver accettato un’immissione tanto pericolosa quanto illogica. Ben vengano le multe per gli automobilisti indisciplinati ma che almeno si utilizzino lo stesso metro di giudizio e i medesimi parametri di severità anche per la valutazione di alcuni errori macroscopici commessi dalle Amministrazioni locali.

Riccardo Heusch Presidente Commissione Traffico e Mobilità AC Livorno 

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