Aci Livorno, ciclovie e il servizio di “Striscia”: rispettare gli standard di sicurezza
Nei suoi interventi e nelle raccomandazioni fornite in merito alla viabilità, l’Automobile Club Livorno ha sempre posto in posizione assolutamente primaria la sicurezza di tutti gli utenti della strada, a partire ovviamente dalle categorie più deboli. In primis, quella di pedoni e ciclisti.
Siamo e saremo sempre favorevoli alle piste ciclabili (o ciclovie, o come in qualsiasi modo si vogliano definire gli spazi riservati ai ciclisti): questo però alla semplice condizione di rispettare basilari ed irrinunciabili criteri di sicurezza. Non siamo mai stati affascinati dalla corsa, spesso convulsa, intrapresa dai vari assessori comunali delle diverse città nella gara a dover dimostrare il proprio ‘valore’ in base al numero di chilometri di ciclovie create nelle varie zone urbane. Per questo motivo, riteniamo che sempre e comunque gli spazi dedicati ai ciclisti debbano essere adeguatamente protetti e non soggetti a interruzioni spesso incomprensibili, se non talvolta addirittura irrazionali. Ove le condizioni minime di sicurezza non possano essere rispettate, sarebbe sempre più opportuno rinunciare alla loro progettazione e realizzazione.
La ciclovia livornese, oggetto del recente servizio televisivo trasmesso dal programma ‘Striscia la notizia’, non rispetta i criteri minimi di sicurezza: una circostanza più volte ribadita anche dall’Automobile Club. Lascia quindi perplessi apprendere la novità che vorrebbe necessario addirittura un intervento del Ministero per provvedere a quelle che, a nostro avviso, sarebbero necessarie e urgenti modifiche al fine di rendere tale percorso più sicuro. E’ certamente fuori discussione che l’attuale normativa consenta all’amministrazione pubblica di creare ciclovie con semplici strisce sulle strade. Nonostante ciò, riteniamo che spesso il semplice buon senso di vetusta memoria dovrebbe essere sufficiente.
Le piste ciclabili realizzate a Livorno hanno avuto gli onori della cronaca e non ci fa certo piacere essere ricordati per delle opere messe in atto non attendendo le linee guida del Ministero competente. Tutto quello che gravita sulla pubblica via deve essere normato e deve seguire le indicazioni precise di realizzazione. Troppo facile sostenere a posteriori “se c’è qualcosa che non va, lo correggeremo”: non possiamo ammettere scorciatoie e mezze misure su un tema tanto delicato e importante come la sicurezza. A vedere come sono state realizzate le ciclovie a Livorno, di tutto si può parlare ma non di sicurezza e di attenzione per una delle categorie considerate comunemente come l’anello debole dell’utenza stradale.
Virgilio Marcucci e Riccardo Heusch
Presidenti Commissioni Tutela Diritti Automobilisti / Traffico e Mobilità
AC Livorno
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