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Vittore Grubicy De Dragon. Via alla mostra al Museo della città

Giovedì 7 Aprile 2022 — 19:46

Dall'8 aprile al 10 luglio 160 opere esposte suddivise in 9 sezioni. L'assessore alla cultura Simone Lenzi: "Un qualcosa che ci si potrebbe aspettare di trovare in una grande capitale europea e non in una città delle dimensioni di Livorno"

di Giulia Bellaveglia

“Un evento che ripercorre la vita di un personaggio unico, eccezionale. Un uomo di mondo che fu artista, mercante d’arte, scopritore di talenti, protagonista della politica e molto altro. Una figura a tutto tondo, legata a Livorno da un filo molto stretto attraverso un grande pittore del primo ‘900: Benvenuto Benvenuti”. A parlare è Sergio Rebora, curatore di “Vittore Grubicy De Dragon. Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo”, la mostra protagonista degli spazi del Museo della città dall’8 aprile al 10 luglio. “Un passaggio bello e atteso da tempo – dice il sindaco Luca Salvetti – Un collegamento perfetto che parte dall’Europa e arriva a Livorno, un luogo al centro di un cambiamento che implica proprio l’andare oltre i confini”. “Di tutte le mostre che abbiamo fatto questa è la più alta, la più difficile, perché di estrema raffinatezza – aggiunge l’assessore alla cultura Simone Lenzi – Ciò che rappresenta la classica svolta del secolo. Un qualcosa che ci si potrebbe aspettare di trovare in una grande capitale europea e non in una città delle dimensioni di Livorno”.
L’esposizione propone 160 opere suddivise in 9 sezioni ed è arricchita da un catalogo-libro contenente saggi e documenti inediti. Il tutto è promosso e realizzato da Comune di Livorno, Fondazione Livorno e Fondazione Livorno – Arte e cultura, presieduta da Olimpia Vaccari. “Più volte abbiamo spiegato l’esistenza di un asse ereditario tra le opere di Grubicy e quelle di Benvenuti – spiega – Con questa mostra parliamo di un’eredità spirituale, culturale e artistica che da Milano si nutre di esperienze europee per poi approdare a Livorno e tessere rapporti con la città”.
Un artista che si interfacciò con il Divisionismo e che seppe fare della rappresentazione delle emozioni la punta di diamante di un lavoro complesso e che richiede meditazione, come racconta l’altra curatrice Aurora Scotti. “Un percorso che aiuta a comprendere questo autore – afferma – e che lo fa attraverso il confronto con pittori che frequentò o di cui scrisse. Nell’ambito del Divisionismo Grubicy comunica gli stati d’animo e suggerisce una continua relazione emotiva col mondo. Se osserviamo con attenzione i quadri ci troviamo coinvolti in quelle sensazioni. Una pittura che richiede collaborazione e partecipazione alle emozioni che si stratificano”. L’esposizione sarà inaugurata venerdì 8 aprile alle 18 e sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 10 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 22.
E’ possibile anche prenotare una visita guidata durante il weekend grazie a Coop. Itinera, Agave e CoopCulture.  Clicca qui per tutte le info.

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