Quattro livornesi protagonisti di “Linee Continue”, un percorso artistico per riscrivere l’inclusione
Diretto dal coreografo Davide Valrosso e coordinato da Barbara Luccini, il progetto coinvolge i talenti livornesi Giovanni Giudici, Tiziano Emanuele Palese, Stefania Diaconu e Amedeo Maria Campanile, che a partire dal 3 novembre, a Novara, esploreranno nuovi territori artistici e umani
Nina festeggia il successo di Linee Continue, il progetto di inclusione che porta il talento di giovani artisti disabili livornesi in sei città italiane. Grazie al sostegno del Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo, Linee Continue si è trasformato in un’iniziativa itinerante, portando l’arte come linguaggio universale in partnership con prestigiose realtà nazionali
Diretto dal coreografo Davide Valrosso e coordinato da Barbara Luccini, il progetto coinvolge i talenti livornesi Giovanni Giudici, Tiziano Emanuele Palese, Stefania Diaconu e Amedeo Maria Campanile, che a partire dal 3 novembre, a Novara, esploreranno nuovi territori artistici e umani sotto la guida della coreografa e artista multidisciplinare Francesca Cola. La tappa novarese è realizzata in collaborazione con NÕVA e Oltre le Quinte APS ed è solo il primo appuntamento di un viaggio che toccherà anche altre città italiane, ciascuna con il contributo di un coreografo rinomato.
Nel 2024/2025 Linee Continue diventa un viaggio tra città diverse: ogni tappa è un’opportunità per ricordare che l’inclusione non è solo un concetto, ma una realtà costruita da incontri, esperienze e gesti condivisi verso un modo nuovo di vedere la diversità e il potenziale umano.
Linee continue vuole cambiare prospettiva, trasformare l’immagine delle persone con disabilità: non sono portatori di bisogni, ma portatori di storie, di talenti, desideri e di sogni. Attraverso la danza e la performance, il progetto crea un nuovo modo di guardare la diversità, immaginando un futuro in cui ognuno possa trovare il proprio spazio, libero di esprimersi e di sentirsi accolto, proprio per come è.
In ogni tappa verranno realizzati:
- Laboratori di danza: aperti a persone con disabilità e ai loro caregiver. Durante l’attività, la danza diventa un’esperienza di scoperta e liberazione: i partecipanti non solo esplorano nuove parti di sé, ma imparano anche a muoversi con consapevolezza, in uno spazio sicuro e supportivo dove la diversità è fonte di ricchezza. Saranno condotti da Davide Valrosso, Marta Iucci come assistente e sotto la supervisione dello psicologo napoletano Valerio
- Residenze artistiche: coinvolgono coreografi di fama internazionale e i nostri quattro artisti disabili. Ogni residenza culmina in una performance, una restituzione che racconta l’esperienza autentica vissuta nel percorso e nel confronto con i coreografi. Quando gli artisti salgono sul palco, non sono solo interpreti: sono ambasciatori di un cambiamento culturale che attraversa la società, che invita il pubblico a vedere la disabilità sotto una luce
- Repliche della performance “Sulla nostra pelle”: in ognuna delle sei città partner del progetto seguiranno le repliche dello spettacolo “Sulla nostra pelle” ideato da Davide Valrosso. Un viaggio attraverso le pieghe del corpo in un racconto intimo in cui ogni gesto è il frutto di una ricerca più profonda alla scoperta di mondi misteriosi nascosti nell’unicità di
- Talk e incontri aperti: al termine di ogni spettacolo, il pubblico è invitato a condividere un momento di dialogo e Artisti, coreografi, storici, filosofi, associazioni e istituzioni locali si incontreranno per discutere l’importanza dell’inclusione, ascoltare storie e costruire insieme nuove prospettive.
In questo itinerario artistico, i partecipanti avranno la possibilità di collaborare con talenti del calibro di Cristina Rizzo, Ilaria Romano, Claudia Caldarano e Giovanfrancesco Giannini, in residenze artistiche che trasformeranno la danza in uno strumento di scoperta e di sensibilizzazione. Ogni tappa sarà ospitata da importanti centri culturali: Centro nazionale di produzione della danza Resextensa a Bari, Centro nazionale di produzione della danza Körper a Napoli, Città Ideale a Roma e Iterculture in Sicilia.
Linee Continue non si limita a offrire occasioni di performance: rappresenta una reale possibilità di crescita e professionalizzazione artistica per i partecipanti con disabilità, coinvolti in un’esperienza formativa che abbatte le barriere, celebra la diversità e diffonde modelli di inclusione replicabili.
L’intero progetto sarà seguito e immortalato da un altro livornese, il fotografo Martino Chiti PER ULTERIORI INFO https://associazionenina.it/linee-continue/
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