Più di 100mila spettatori per 525 eventi andati in scena quest’estate
Salvetti: "Stando bassi e facendo una stima della sola spesa di 10 euro per ogni spettatore, si parla di un milione di euro di giro economico in città, un dato eloquente che conferma il principio per cui la cultura e la spettacolazione creano e muovono il sistema produttivo"
Cifre da record nel bilancio degli eventi estivi livornesi, che si sono svolti da metà giugno a metà settembre, con l’emergenza sanitaria in corso e nel rispetto assoluto delle normative anti-Covid (foto Sebastiano Bongi Tomà per la pagina Facebook Visit Livorno/Effetto Venezia).
Più di 100mila gli spettatori che durante l’estate hanno assistito ai 525 eventi che sono stati organizzati nelle numerose kermesse cittadine, nei festival, nelle rassegne, in vari luoghi della città, sul mare, nelle fortezze. Rientrano in questo numero anche i visitatori delle mostre organizzate dall’Amministrazione Comunale nei musei cittadini. Ben 3336 i lavoratori (tecnici) e gli artisti coinvolti.
“Stando bassi e facendo una stima della sola spesa di 10 euro per ogni spettatore, si parla di un milione di euro di giro economico in città, un dato eloquente che conferma il principio per cui la cultura e la spettacolazione creano e muovono il sistema produttivo”. Queste le parole del sindaco Luca Salvetti che ha commentato gli esiti decisamente positivi della stagione estiva.
Ad illustrare e commentare i dati della stagione anche l’assessore al Commercio e Turismo Rocco Garufo e l’assessore alla Cultura Simone Lenzi.
“Durante i mesi estivi – ha aggiunto il sindaco – abbiamo ricordato in più occasioni che Livorno era davanti ad un momento unico, mai così tanti eventi sono stati organizzati in pochi mesi. Il riscontro sul territorio è il lavoro fatto dagli esercenti, dai commercianti e dagli albergatori. Siamo alla chiave di volta della città, al momento della presa di coscienza, di chi anche viene da fuori, che a Livorno si può investire. La matrice di tutto questo è l’impegno dell’Amministrazione Comunale, della Giunta, delle tre fondazioni Lem, Goldoni e Trossi Uberti che hanno investito molto nel progetto estivo. Sia chiaro però che il Comune da solo non può sostenere tutto questo e diventa fondamentale un intervento della parte privata della città che deve dare un contributo sostanzioso per il bene di tutti”.
Anche l’assessore Garufo ha ribadito l’importanza dei numeri raggiunti con gli eventi estivi e confermato l’andamento positivo. A questi dati saranno affiancati quelli relativi alla presenza turistica non appena saranno consolidati e resi pubblici. “La Fondazione Lem si occuperà di approfondire ed elaborare i dati – ha affermato l’Assessore al Turismo e Commercio – ma dai riscontri con le associazioni di categoria e con i commercianti è emerso che alcune manifestazioni hanno avuto una notevole riprova dal punto di vista commerciale. Se proviamo a guardare oltre possiamo pensare di adottare una strategia già realizzata in grandi Comuni e cioè di dislocare gli eventi in varie parti della città, gestendo in questo modo la movida oltre a movimentare i quartieri. Gli eventi messi in campo hanno toccato vari argomenti: dalla cultura alla enogastronomia, alla promozione turistica, al sociale (Garibaldissima). Il lavoro che dobbiamo fare ora è di individuare e consolidare le iniziative più importanti affinchè diventino il traino del commercio cittadino”.
“Ci siamo approcciati a questa estate – dichiara l’assessore alla Cultura Simone Lenzi – venendo da due anni di forte compressione che è poi sfociata nelle iniziative che hanno animato questi mesi, con eventi che in molti casi, inevitabilmente, hanno finito per accavallarsi. Adesso occorre destagionalizzare le manifestazioni affinché la città sia vitale tutto l’anno. E’ importante trasmettere l’immagine di una città vitale, vivace, dove si vive bene, dove ci sono tante cose da vedere, nella quale ci sono tanti momenti di socializzazione, tutti elementi che creano appeal e che incidono sulle decisioni di investire a Livorno anche in altre economie, non solo in quelle legate alla cultura e al turismo, seppur importantissime”.
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